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Scientific Press Release on Eathquake Prevision
Prevedere i terremoti è possibile
Prevedere i terremoti è possibile
Dichiarazioni, Comunicati, Conferenze Stampa di enti e centri di ricerca nazionali ed internazionali impegnati nella ricerca scientifica sulla previsione dei terremoti.
A tutti è capitato di sentir parlare di previsione sismica, e la cosa che ci viene detta più di sovente è che non è assolutamente possibile prevedere i terremoti... Non esiste conclusione (convinzione) più errata.
La previsione sismica è ormai divenuta una scienza che utilizza metodologie diverse per cercare di comprendere quando può manifestarsi un evento sismico. Ufficialmente, la metodologia di indagine utilizzata dalla stragrande maggioranza degli istituti geofisici e vulcanologici mondiali si basa sullo studio della modulazione temporale dei terremoti (comprendendone anche l'intensità) e sullo studio delle caratteristiche geodinamiche della crosta terrestre (come ad es: la direzione di spostamento, il tipo di spostamento, l'entità del movimento e il grado di stress meccanico accumulato nelle faglie). Ciò significa che il concetto di previsione attualmente utilizzato da questi enti è di tipo statistico o probabilistico (forecast, in inglese) ma la probabilità che un sisma si verifichi può anche non soddisfare le attese.
Alla fine del 1800, esattamente nel 1880, furono osservate per la prima volta da alcuni studiosi delle emissioni radio naturali che sembravano essere correlate ai grandi terremoti. Queste, infatti, presentavano delle oscillazioni particolari che si riscontravano nelle ore o nei giorni che precedevano forti eventi sismici (Precursori Sismici Elettromagnetici). Il primo studio scientifico nel quale fu menzionato questo fenomeno è datato 1890 (Milne, J., Earthquakes in connection with electric and magnetic phenomena, Trans. Seismol. Soc. Jpn., 5, 135.). Da quel giorno molti ricercatori furono impegnati nello studio di queste emissioni radio anche perché se si riusciva a comprendere in che modo, queste, fossero collegate agli eventi sismici, la comunità scientifica avrebbe finalmente trovato il modo di salvare la vita di migliaia di persone.
Il termine "Precursore Sismico" di tipo Elettromagnetico fu coniato in Grecia, negli anni '80 a seguito del primo studio scientifico sperimentale su questo tipo di segnali avvenuto in Europa. Oggi, di acqua sotto i ponti ne è pasata... e, tra il 1950 e il nuovo secolo, sono stati realizzati migliaia di studi su questi segnali che ne hanno chiarito molti aspetti interessanti: il primo aspetto che finalmente è stato chiarito è che i segnali radio correlati all'attività sismica sono essenzialmente di due tipi: il primo è pre-sismico o di natura geomagnetica (si evidenzia ore o giorni prima che si produca il sisma) e il secondo è peri-sismico o di natura locale, generato dalla frammentazione delle rocce (si registra pochi minuti prima e durante il sisma). Un altro particolare che p stato notato è che solo i sismi più forti sono preceduti da ampie perturbazioni del fondo geomagnetico. Nell'ambito della ricerca scientifica sulla previsione dei terremoti è dunque proprio lo studio dell'emissione di natura geomagnetica la metodologia di ricerca che può produrre i migliori risultati. Inoltre, proprio perché i fenomeni geomagnetici non sono dei fenomeni di natura statistica o sporadica, permettono di abbandonare l'attuale concetto di previsione sismica ufficialmente utilizzato, e cioè quello di natura probabilistica o statistica (forecast) e di abbracciare un metodo di ricerca che invece i basa sull'osservazione e l'analisi di fenomeni fisici reali che precedono sempre gli eventi sismici di forte intensità su scala globale (prevision). Il Prof. Valentino Straser e lo staff del Radio Emissions Project collaborano e lavorano da alcuni anni proprio nell'ambito di un progetto di ricerca di questo tipo e i risultati che hanno ottenuto sono unici e hanno trovato largo consenso scientifico internazionale: sono considerati i migliori a livello mondiale: la press release dello IEVPC datata 8 Febbraio 2013 ne è la prova.
La previsione sismica è ormai divenuta una scienza che utilizza metodologie diverse per cercare di comprendere quando può manifestarsi un evento sismico. Ufficialmente, la metodologia di indagine utilizzata dalla stragrande maggioranza degli istituti geofisici e vulcanologici mondiali si basa sullo studio della modulazione temporale dei terremoti (comprendendone anche l'intensità) e sullo studio delle caratteristiche geodinamiche della crosta terrestre (come ad es: la direzione di spostamento, il tipo di spostamento, l'entità del movimento e il grado di stress meccanico accumulato nelle faglie). Ciò significa che il concetto di previsione attualmente utilizzato da questi enti è di tipo statistico o probabilistico (forecast, in inglese) ma la probabilità che un sisma si verifichi può anche non soddisfare le attese.
Alla fine del 1800, esattamente nel 1880, furono osservate per la prima volta da alcuni studiosi delle emissioni radio naturali che sembravano essere correlate ai grandi terremoti. Queste, infatti, presentavano delle oscillazioni particolari che si riscontravano nelle ore o nei giorni che precedevano forti eventi sismici (Precursori Sismici Elettromagnetici). Il primo studio scientifico nel quale fu menzionato questo fenomeno è datato 1890 (Milne, J., Earthquakes in connection with electric and magnetic phenomena, Trans. Seismol. Soc. Jpn., 5, 135.). Da quel giorno molti ricercatori furono impegnati nello studio di queste emissioni radio anche perché se si riusciva a comprendere in che modo, queste, fossero collegate agli eventi sismici, la comunità scientifica avrebbe finalmente trovato il modo di salvare la vita di migliaia di persone.
Il termine "Precursore Sismico" di tipo Elettromagnetico fu coniato in Grecia, negli anni '80 a seguito del primo studio scientifico sperimentale su questo tipo di segnali avvenuto in Europa. Oggi, di acqua sotto i ponti ne è pasata... e, tra il 1950 e il nuovo secolo, sono stati realizzati migliaia di studi su questi segnali che ne hanno chiarito molti aspetti interessanti: il primo aspetto che finalmente è stato chiarito è che i segnali radio correlati all'attività sismica sono essenzialmente di due tipi: il primo è pre-sismico o di natura geomagnetica (si evidenzia ore o giorni prima che si produca il sisma) e il secondo è peri-sismico o di natura locale, generato dalla frammentazione delle rocce (si registra pochi minuti prima e durante il sisma). Un altro particolare che p stato notato è che solo i sismi più forti sono preceduti da ampie perturbazioni del fondo geomagnetico. Nell'ambito della ricerca scientifica sulla previsione dei terremoti è dunque proprio lo studio dell'emissione di natura geomagnetica la metodologia di ricerca che può produrre i migliori risultati. Inoltre, proprio perché i fenomeni geomagnetici non sono dei fenomeni di natura statistica o sporadica, permettono di abbandonare l'attuale concetto di previsione sismica ufficialmente utilizzato, e cioè quello di natura probabilistica o statistica (forecast) e di abbracciare un metodo di ricerca che invece i basa sull'osservazione e l'analisi di fenomeni fisici reali che precedono sempre gli eventi sismici di forte intensità su scala globale (prevision). Il Prof. Valentino Straser e lo staff del Radio Emissions Project collaborano e lavorano da alcuni anni proprio nell'ambito di un progetto di ricerca di questo tipo e i risultati che hanno ottenuto sono unici e hanno trovato largo consenso scientifico internazionale: sono considerati i migliori a livello mondiale: la press release dello IEVPC datata 8 Febbraio 2013 ne è la prova.
International Earthquake and Volcano Prediction Center
NASA Image
...In questo momento non dovrebbe esserci alcun dubbio sul fatto che i terremoti più importanti possono essere previsti...
Lo IEVPC (International Earthquake and Volcano Prediction Center) in una nota ufficiale datata 8 Febbraio 2013 ha ritenuto di specificare che il Prof. Valentino Straser (Italia) e Dr. Masashi Hayakawa (Japan) sono, in pratica, i massimi esperti mondiali sulla previsione sismica.
Il Radio Emissions Project collabora con il Prof. Straser analizzando i dati geomagnetici e solari per rintracciare quei fenomeni di natura geomagnetica e solare che precedono gli eventi sismici M6+ su scala globale. Questo tipo di ricerca scientifica nell'ambito della previsione sismica è pioneristica e non produce previsioni di tipo probabilistico (forecast, in inglese) come succede ad esempio per le previsioni sismiche che utilizzano dati sismometrici, ma si fonda sull'osservazione dei fenomeni geomagnetici e solari (fenomeni reali la cui modulazione temporale può essere prevista con molti giorni in anticipo e seguita in diretta, in quanto deriva da fenomeni che si originano dalla corona solare) che precedono sempre l'attività sismica globale M6+ (prevision, in inglese).
Lo IEVPC (International Earthquake and Volcano Prediction Center) in una nota ufficiale datata 8 Febbraio 2013 ha ritenuto di specificare che il Prof. Valentino Straser (Italia) e Dr. Masashi Hayakawa (Japan) sono, in pratica, i massimi esperti mondiali sulla previsione sismica.
Il Radio Emissions Project collabora con il Prof. Straser analizzando i dati geomagnetici e solari per rintracciare quei fenomeni di natura geomagnetica e solare che precedono gli eventi sismici M6+ su scala globale. Questo tipo di ricerca scientifica nell'ambito della previsione sismica è pioneristica e non produce previsioni di tipo probabilistico (forecast, in inglese) come succede ad esempio per le previsioni sismiche che utilizzano dati sismometrici, ma si fonda sull'osservazione dei fenomeni geomagnetici e solari (fenomeni reali la cui modulazione temporale può essere prevista con molti giorni in anticipo e seguita in diretta, in quanto deriva da fenomeni che si originano dalla corona solare) che precedono sempre l'attività sismica globale M6+ (prevision, in inglese).
2013
ievpc_-_press_release_8_febbraio_2013.pdf | |
File Size: | 567 kb |
File Type: |
ievpc_-_press_release_7_gennaio_2013.pdf | |
File Size: | 96 kb |
File Type: |
International Earthquake and Volcano Prediction Center
P.O. Box 607147 - Orlando, FL 32860
(407) 985-3509 - [email protected]
Volcanic Eruptions and Large Earthquake Predicted in Advance
P.O. Box 607147 - Orlando, FL 32860
(407) 985-3509 - [email protected]
Volcanic Eruptions and Large Earthquake Predicted in Advance
Friday, February 8, 2013
Press Release 02-02-08-13
1:00 PM EST
The International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC), announces today that it has once again been able to detect and predict major geophysical events. This time the IEVPC has successfully detected the early signals for a series of volcanic eruptions in Kamchatka, Russia, and the recent M6.9 earthquake on the Japanese island of Hokkaido, both events taking place within the last three weeks.
This follows the early termination of the IEVPC’s highly successful test program in December 2012 where it accurately predicted three separate earthquake events. At that time, given the unique ability of the IEVPC to identify major earthquakes with months and weeks of advance notice, the IEVPC decided to end its test program and immediately notify nations and states at risk that this new capability was available.
According to IEVPC Director of Research, Dr. Dong Choi, operating from Canberra, Australia, “This announcement today once again confirms that the proprietary process developed by the IEVPC is highly reliable. We are very proud of the skills and dedication to the IEVPC as demonstrated by Associate Scientists Dr. Masashi Hayakawa (Japan) and Valentino Straser (Italy) who both detected and then confirmed the volcano and earthquake events. These latest two events add to the previous successes we have had. There should be no question at this time that major earthquakes can in fact be predicted once our process is applied and on site monitoring teams are deployed into a high risk earthquake zone.”
Adding to Dr. Choi’s opinion is that of Dr. Hayakawa who said, “Certainly the early signals detected for the volcanic eruptions in Kamchatka in January and the large M6.9 Hokkaido earthquake on February 2, 2013, show that we can provide early warning allowing people to make necessary preparations for such potential catastrophes. What remains now is that leaders in various nations change from the past beliefs where earthquakes were thought to be mysterious and beyond detection. The work done by myself and others associated with the IEVPC shows we now have the tools available to fundamentally change the way humans react and prepare for these highly destructive events.”
Press Release 02-02-08-13
1:00 PM EST
The International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC), announces today that it has once again been able to detect and predict major geophysical events. This time the IEVPC has successfully detected the early signals for a series of volcanic eruptions in Kamchatka, Russia, and the recent M6.9 earthquake on the Japanese island of Hokkaido, both events taking place within the last three weeks.
This follows the early termination of the IEVPC’s highly successful test program in December 2012 where it accurately predicted three separate earthquake events. At that time, given the unique ability of the IEVPC to identify major earthquakes with months and weeks of advance notice, the IEVPC decided to end its test program and immediately notify nations and states at risk that this new capability was available.
According to IEVPC Director of Research, Dr. Dong Choi, operating from Canberra, Australia, “This announcement today once again confirms that the proprietary process developed by the IEVPC is highly reliable. We are very proud of the skills and dedication to the IEVPC as demonstrated by Associate Scientists Dr. Masashi Hayakawa (Japan) and Valentino Straser (Italy) who both detected and then confirmed the volcano and earthquake events. These latest two events add to the previous successes we have had. There should be no question at this time that major earthquakes can in fact be predicted once our process is applied and on site monitoring teams are deployed into a high risk earthquake zone.”
Adding to Dr. Choi’s opinion is that of Dr. Hayakawa who said, “Certainly the early signals detected for the volcanic eruptions in Kamchatka in January and the large M6.9 Hokkaido earthquake on February 2, 2013, show that we can provide early warning allowing people to make necessary preparations for such potential catastrophes. What remains now is that leaders in various nations change from the past beliefs where earthquakes were thought to be mysterious and beyond detection. The work done by myself and others associated with the IEVPC shows we now have the tools available to fundamentally change the way humans react and prepare for these highly destructive events.”
International Earthquake and Volcano Prediction Center
P.O. Box 607147 - Orlando, FL 32860
(407) 985-3509 - [email protected]
Major Earthquake Predicted for Philippines and Indonesia
P.O. Box 607147 - Orlando, FL 32860
(407) 985-3509 - [email protected]
Major Earthquake Predicted for Philippines and Indonesia
Monday, January 7, 2013
Press Release 01-01-07-13
9:00 AM
The IEVPC announces today its latest prediction for a major earthquake, centered between the Philippines and northern Indonesia in the Molucca Sea.
The quake is expected to produce a M8.0+ event with possible tsunami. The time frame for this quake to strike is from now until December 2014 and is detailed in the associated warning notice posted at the IEVPC web site (www.ievpc.org).
Analysis of the precursor signals from its proprietary system for quake detection has allowed the IEVPC to issue this important warning to the nations affected with substantial advance preparation time. This warning comes after the IEVPC has recently completed its highly successful test program during which it had correctly predicted three important earthquake events with a high degree of accuracy.
According to Director of Research, Dr. Dong Choi, "This new alert specifies the epicenter will be in the vicinity of the Talaud and Sangihe islands. All island nations in the region are however, under substantial risk since we have also forecast an associated tsunami. Many cities, towns, and villages in this area are located directly on the coastal areas throughout this region of steep-sided islands. Thus, people may be subjected to devastating waves hitting the shore lines if the predicted earthquake unfolds as we believe it might. Further, the area is already experiencing much increased volcanic activity and a major eruption cannot be ruled out, adding to the difficulties people in this area will experience."
IEVPC CEO Mr. John L. Casey adds to this announcement with, "Now that we have demonstrated through our just concluded test program that major earthquakes can be predicted well in advance, we will be doing whatever we can to alert the nations in the threatened area so they can begin to prepare."
Press Release 01-01-07-13
9:00 AM
The IEVPC announces today its latest prediction for a major earthquake, centered between the Philippines and northern Indonesia in the Molucca Sea.
The quake is expected to produce a M8.0+ event with possible tsunami. The time frame for this quake to strike is from now until December 2014 and is detailed in the associated warning notice posted at the IEVPC web site (www.ievpc.org).
Analysis of the precursor signals from its proprietary system for quake detection has allowed the IEVPC to issue this important warning to the nations affected with substantial advance preparation time. This warning comes after the IEVPC has recently completed its highly successful test program during which it had correctly predicted three important earthquake events with a high degree of accuracy.
According to Director of Research, Dr. Dong Choi, "This new alert specifies the epicenter will be in the vicinity of the Talaud and Sangihe islands. All island nations in the region are however, under substantial risk since we have also forecast an associated tsunami. Many cities, towns, and villages in this area are located directly on the coastal areas throughout this region of steep-sided islands. Thus, people may be subjected to devastating waves hitting the shore lines if the predicted earthquake unfolds as we believe it might. Further, the area is already experiencing much increased volcanic activity and a major eruption cannot be ruled out, adding to the difficulties people in this area will experience."
IEVPC CEO Mr. John L. Casey adds to this announcement with, "Now that we have demonstrated through our just concluded test program that major earthquakes can be predicted well in advance, we will be doing whatever we can to alert the nations in the threatened area so they can begin to prepare."
2014
ievpcpressrelease01052814ievpclaunchesinsuranceindustryinitiative.pdf | |
File Size: | 6 kb |
File Type: |
International Earthquake and Volcano Prediction Center
P.O. Box 607147 * Orlando, FL 32860
(407) 985-3509 * www.ievpc.org
IEVPC Launches Insurance Industry Initiative
Thursday, May 29, 2014 Press Release 01-05-29-14
2:00 PM ET
P.O. Box 607147 * Orlando, FL 32860
(407) 985-3509 * www.ievpc.org
IEVPC Launches Insurance Industry Initiative
Thursday, May 29, 2014 Press Release 01-05-29-14
2:00 PM ET
The International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC), announces today that it has embarked on a wide ranging program to alert the global insurance industry of its capability to predict major earthquakes.
According to IEVPC Chairman/CEO Mr. John Casey, “Our initial test program success and
more recent successful internal predictions demands that we continue to contact all those
individuals and businesses most affected by these destructive geophysical events. Though we are not at a 100% accuracy level yet, the fact that we have a track record of predicting major earthquakes should be of serious interest to those whose lives and properties are at risk.”
The IEVPC Director of Research Dr. Dong Choi, in Canberra, Australia adds to this by saying, “The long held belief that earthquakes cannot be predicted has been dispelled by the demonstrated ability of the IEVPC to accurately predict major earthquake events in advance. Our new technology with our integrated system of multiple precursor analysis is a paradigm shift in earthquake prediction whose time has come.”
The IEVPC was formed in February 2012 after a group of some of the world’s most successful earthquake prediction experts approached Mr. Casey, a former White House space program advisor and recognized leader in climate research, and asked him to bring them together into a single firm. Since that time, the IEVPC has been attempting to spread the word of its capability through several different channels.
As Mr. Casey explains, “The use of US and foreign government channels has shown that it will take too long to change long standing beliefs about earthquake prediction. We cannot afford to leave people and businesses at risk waiting for what would probably take many years of expensive, time consuming effort to turn these large entrenched entities around to new advances in earthquake prediction. In the meantime, we are faced with the prospect of dealing with the damaging effects of current earthquake threats knowing some could be predicted in advance. If nothing else, this new initiative is needed simply from a humanitarian perspective.”
According to IEVPC Chairman/CEO Mr. John Casey, “Our initial test program success and
more recent successful internal predictions demands that we continue to contact all those
individuals and businesses most affected by these destructive geophysical events. Though we are not at a 100% accuracy level yet, the fact that we have a track record of predicting major earthquakes should be of serious interest to those whose lives and properties are at risk.”
The IEVPC Director of Research Dr. Dong Choi, in Canberra, Australia adds to this by saying, “The long held belief that earthquakes cannot be predicted has been dispelled by the demonstrated ability of the IEVPC to accurately predict major earthquake events in advance. Our new technology with our integrated system of multiple precursor analysis is a paradigm shift in earthquake prediction whose time has come.”
The IEVPC was formed in February 2012 after a group of some of the world’s most successful earthquake prediction experts approached Mr. Casey, a former White House space program advisor and recognized leader in climate research, and asked him to bring them together into a single firm. Since that time, the IEVPC has been attempting to spread the word of its capability through several different channels.
As Mr. Casey explains, “The use of US and foreign government channels has shown that it will take too long to change long standing beliefs about earthquake prediction. We cannot afford to leave people and businesses at risk waiting for what would probably take many years of expensive, time consuming effort to turn these large entrenched entities around to new advances in earthquake prediction. In the meantime, we are faced with the prospect of dealing with the damaging effects of current earthquake threats knowing some could be predicted in advance. If nothing else, this new initiative is needed simply from a humanitarian perspective.”
2016
Comunicato Stampa del 6 Giugno 2016 - IEVPC
International Earthquake and Volcano Prediction Center
P.O. Box 607147 * Orlando, FL 32860
www.ievpc.org * 407-601-3295
Federal and State Leaders Warned
to Prepare for Catastrophic Earthquakes and Volcanoes
Monday, June 6, 2016 Press Release 01-06-06-16 11:00 AM EST
P.O. Box 607147 * Orlando, FL 32860
www.ievpc.org * 407-601-3295
Federal and State Leaders Warned
to Prepare for Catastrophic Earthquakes and Volcanoes
Monday, June 6, 2016 Press Release 01-06-06-16 11:00 AM EST
ievpc_-_press_release_6_giugno_2016.pdf | |
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The International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC), announces today that the United States government has received its final warnings about heavy infrastructure damage, and loss of life predicted from catastrophic earthquakes and volcanic eruptions in the immediate future.
Based on extensive climate change and seismic research conducted since 2010, by leading scientists and researchers in both fields, the IEVPC has just issued its last warnings to the US government and governors of the states affected, to begin immediate preparations for the worst series of earthquakes and volcanic eruptions the US has seen in the last 200 to 350 years.
Specifically, within the federal government, the IEVPC has notified the Federal Emergency Management (FEMA), an agency under the Department of Homeland Security (DHS), and the US Geological Survey, (USGS), an arm of the Department of the Interior (DOI), to start at once to prepare the country for these predicted disasters. Mr. John L. Casey, CEO at the IEVPC, has sent warning letters to FEMA during 2015 and recently on May 13, 2016. He has also passed on these warnings to the USGS and all governors in the affected states within the past two weeks, completing the IEVPC's final notifications.
According to Dr. Dong Choi, geologist and IEVPC Director of Research in Australia, "Years of research have shown without question that declines in solar activity are strongly correlated with the planet's worst earthquakes and volcanic eruptions. Now that the next decline or ‘solar hibernation' has begun, we will face significant risks to our people beginning as early as next year and lasting for at least twenty years."
An Associate Scientist at the IEVPC, Dr. Arun Bapat, a seismic expert in India, adds, "The IEVPC has demonstrated that multi-parameter systems for earthquake prediction are the best means for advance warning of impending quakes. Now, combined with Mr. Casey's seminal research on climate change, there is little doubt that we are heading into a very difficult time of latent seismic threat for our people."
Similarly from Dr. Giovanni Gregori, a theoretical physicist and IEVPC Associate Scientist in Italy, "The IEVPC and Mr. Casey's work on climate is closely related to geodynamic activity. For example, according to my "tide-driven" (TD) dynamo concept and the associated tectonic effects - we should expect the next several years to see an increased general seismic and volcanic activity. Accordingly, a solar hibernation is certainly very likely to be associated with a substantial release of planetary energy, and consequent revival of geodynamic and volcanic activity with all related hazards. All leaders worldwide need to take heed of the challenging and potentially dangerous period we are entering, and prepare their nations and their people accordingly."
Dr. Thomas Jordan, one of the most respected geologists in the United States, and Director of the Southern California Earthquake Center, has recently concluded in a May 4, 2016 article in the LA Times, for example, that the San Andreas fault is "...locked, loaded and ready to roll," meaning a magnitude 8.0 or larger earthquake called ‘the big one' could strike the region at any time.
Letters addressed to FEMA, the USGS, and governors also noted that the New Madrid Seismic Zone (NMSZ) as well as most of the state of South Carolina are just as likely to sustain major, if not record quakes along with the high risk San Andreas fault and Cascadia Subduction zone in the West Coast states.
(Edited June 10, 2016).
Based on extensive climate change and seismic research conducted since 2010, by leading scientists and researchers in both fields, the IEVPC has just issued its last warnings to the US government and governors of the states affected, to begin immediate preparations for the worst series of earthquakes and volcanic eruptions the US has seen in the last 200 to 350 years.
Specifically, within the federal government, the IEVPC has notified the Federal Emergency Management (FEMA), an agency under the Department of Homeland Security (DHS), and the US Geological Survey, (USGS), an arm of the Department of the Interior (DOI), to start at once to prepare the country for these predicted disasters. Mr. John L. Casey, CEO at the IEVPC, has sent warning letters to FEMA during 2015 and recently on May 13, 2016. He has also passed on these warnings to the USGS and all governors in the affected states within the past two weeks, completing the IEVPC's final notifications.
According to Dr. Dong Choi, geologist and IEVPC Director of Research in Australia, "Years of research have shown without question that declines in solar activity are strongly correlated with the planet's worst earthquakes and volcanic eruptions. Now that the next decline or ‘solar hibernation' has begun, we will face significant risks to our people beginning as early as next year and lasting for at least twenty years."
An Associate Scientist at the IEVPC, Dr. Arun Bapat, a seismic expert in India, adds, "The IEVPC has demonstrated that multi-parameter systems for earthquake prediction are the best means for advance warning of impending quakes. Now, combined with Mr. Casey's seminal research on climate change, there is little doubt that we are heading into a very difficult time of latent seismic threat for our people."
Similarly from Dr. Giovanni Gregori, a theoretical physicist and IEVPC Associate Scientist in Italy, "The IEVPC and Mr. Casey's work on climate is closely related to geodynamic activity. For example, according to my "tide-driven" (TD) dynamo concept and the associated tectonic effects - we should expect the next several years to see an increased general seismic and volcanic activity. Accordingly, a solar hibernation is certainly very likely to be associated with a substantial release of planetary energy, and consequent revival of geodynamic and volcanic activity with all related hazards. All leaders worldwide need to take heed of the challenging and potentially dangerous period we are entering, and prepare their nations and their people accordingly."
Dr. Thomas Jordan, one of the most respected geologists in the United States, and Director of the Southern California Earthquake Center, has recently concluded in a May 4, 2016 article in the LA Times, for example, that the San Andreas fault is "...locked, loaded and ready to roll," meaning a magnitude 8.0 or larger earthquake called ‘the big one' could strike the region at any time.
Letters addressed to FEMA, the USGS, and governors also noted that the New Madrid Seismic Zone (NMSZ) as well as most of the state of South Carolina are just as likely to sustain major, if not record quakes along with the high risk San Andreas fault and Cascadia Subduction zone in the West Coast states.
(Edited June 10, 2016).
Traduzione:
Nel comunicato stampa del 6 Giugno 2016, il Dr. Dong Choi, fondatore dell'IEVPC, ha espressamente comunicato che: "Anni di ricerca hanno dimostrato senza ombra di dubbio, che l'attenuazione dell'attività solare è correlata fortemente con i peggiori terremoti avvenuti sul nostro pianeta, assieme alle eruzioni vulcaniche. Ora il ciclo solare è nuovamente in attenuazione, ci troveremo quindi ad affrontare rischi significativi per la nostra gente, a partire già dal prossimo anni, con una durata di almeno venti anni". Allo stesso modo il Dr. Giovanni Gregori, un fisico teorico che lavora per l'IEVPC, ha confermato che: "Dobbiamo aspettarci nei prossimi anni, un aumento dell'attività sismica e vulcanica generale, di conseguenza, un letargo dell'attività solare è certamente molto probabile che sia associata con un sostanziale rilascio di energia planetaria e la conseguente rinascita della geodinamica vulcanica, con tutti i rischi connessi". Il comunicato poi afferma quanto segue: "Tutti i leader mondiali devono sapere questo, un periodo difficile e potenzialmente pericoloso si sta avvicinando, devono quindi preparare le loro nazioni e il loro popolo a tali eventi".
2017
Comunicato Stampa del 24 Luglio 2017 - IEVPC
ievpcpr022017majorearthquakespredictedmonthsinadvance.pdf | |
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International Earthquake and Volcano Prediction Center
P.O. Box 607147 * Orlando, FL 32860
www.ievpc.org * (407) 994-5567
Major Earthquakes Predicted Months in Advance
Monday, July 24, 2017 - Press Release 02-2017 - 9:00 AM EST
P.O. Box 607147 * Orlando, FL 32860
www.ievpc.org * (407) 994-5567
Major Earthquakes Predicted Months in Advance
Monday, July 24, 2017 - Press Release 02-2017 - 9:00 AM EST
The International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC) announces today that it has once again, successfully predicted catastrophic earthquakes months in advance.
Based on its unique methodology and a set of precursors for earthquake prediction, the IEVPC posted quake warnings months ago for New Zealand and the Kamchatka peninsula, off Siberia. In each case, the IEVPC correctly predicted both earthquakes with near 100% accuracy, in terms of the four critical parameters of time frame, location or epicenter, depth, and magnitude.
The first warning was for an earthquake just off the Kamchatka Peninsula of Russian Siberia, and was posted January 25, 2017. The quake was expected to be at a magnitude of >M7.0 at less than 40 km depth, offshore of Kamchatka during 2017. The actual quake occurred on July 17, 2017 at a depth of 15km and magnitude of M7.7 off shore of Kamchatka.
The second earthquake warning was for one along the Alpine Fault of New Zealand. The original earthquake warning was extended thru July 2017 because of continuing strong precursor signals until it struck on July 17, 2017. The quake hit the Alpine fault near New Zealand’s Auckland Islands. At a magnitude of M 6.6 it was within the predicted range of M7.0 +/- 0.5 and had a depth of 10km where the predicted depth range was 10-30 km.
The IEVPC is made up of seismology experts from around the world and has as its mission, the saving of lives through advanced notification of catastrophic earthquakes. Since its formation in February 2012, the IEVPC has conducted two long duration test programs and is now in a regular period of quake signal observation. As a result of numerous correctly predicted catastrophic earthquakes, the IEVPC has contacted the US government, the insurance industry, and other science organizations in an attempt to end the longstanding myth that earthquakes cannot be predicted.
According to Dr. Dong Choi, Director of Research at the IEVPC, “We have shown repeatedly over the last five years that major earthquakes can be predicted well in advance of their occurrence. It is still surprising that so many of the world’s leaders, especially in the United States, are still following the obviously false belief that earthquakes cannot be predicted. Many people will pay with their lives for this outdated belief.”
Based on its unique methodology and a set of precursors for earthquake prediction, the IEVPC posted quake warnings months ago for New Zealand and the Kamchatka peninsula, off Siberia. In each case, the IEVPC correctly predicted both earthquakes with near 100% accuracy, in terms of the four critical parameters of time frame, location or epicenter, depth, and magnitude.
The first warning was for an earthquake just off the Kamchatka Peninsula of Russian Siberia, and was posted January 25, 2017. The quake was expected to be at a magnitude of >M7.0 at less than 40 km depth, offshore of Kamchatka during 2017. The actual quake occurred on July 17, 2017 at a depth of 15km and magnitude of M7.7 off shore of Kamchatka.
The second earthquake warning was for one along the Alpine Fault of New Zealand. The original earthquake warning was extended thru July 2017 because of continuing strong precursor signals until it struck on July 17, 2017. The quake hit the Alpine fault near New Zealand’s Auckland Islands. At a magnitude of M 6.6 it was within the predicted range of M7.0 +/- 0.5 and had a depth of 10km where the predicted depth range was 10-30 km.
The IEVPC is made up of seismology experts from around the world and has as its mission, the saving of lives through advanced notification of catastrophic earthquakes. Since its formation in February 2012, the IEVPC has conducted two long duration test programs and is now in a regular period of quake signal observation. As a result of numerous correctly predicted catastrophic earthquakes, the IEVPC has contacted the US government, the insurance industry, and other science organizations in an attempt to end the longstanding myth that earthquakes cannot be predicted.
According to Dr. Dong Choi, Director of Research at the IEVPC, “We have shown repeatedly over the last five years that major earthquakes can be predicted well in advance of their occurrence. It is still surprising that so many of the world’s leaders, especially in the United States, are still following the obviously false belief that earthquakes cannot be predicted. Many people will pay with their lives for this outdated belief.”
Traduzione:
Il Centro internazionale di previsione sul terremoto e il vulcano (IEVPC) annuncia oggi che ha ancora una volta previsto terremoti catastrofici mesi in anticipo.
Sulla base della sua metodologia unica e di un insieme di precursori per la previsione del terremoto, IEVPC ha postato avvertimenti tremendi mesi fa per la Nuova Zelanda e la penisola Kamchatka, fuori dalla Siberia. In ogni caso, l'IEVPC prevedeva correttamente entrambi i terremoti con un'accuratezza quasi 100%, in termini di quattro parametri critici del tempo, della posizione o dell'epicentro, della profondità e della grandezza.
Il primo avvertimento era per un terremoto appena fuori dalla penisola di Kamchatka della Siberia russa, ed è stato inviato il 25 gennaio 2017. Il terremoto doveva essere di magnitudo di> M7.0 a meno di 40 km di profondità, in mare aperto di Kamchatka nel 2017 Il terremoto reale si è verificato il 17 luglio 2017 ad una profondità di 15 km e la magnitudo di M7.7 sulla riva del Kamchatka.
Il secondo avviso di terremoto era per uno lungo il guasto alpino della Nuova Zelanda. L'avvertimento originale del terremoto è stato esteso per il luglio 2017 a causa dei continui segnali precursori fino a quando non ha colpito il 17 luglio 2017. Il terremoto ha colpito la colpa alpina nei pressi delle isole Auckland della Nuova Zelanda. A magnitudine di M 6.6 si trovava entro l'intervallo previsto di M7.0 +/- 0.5 e aveva una profondità di 10 km dove la gamma di profondità prevista era di 10-30 km.
L'IEVPC è costituito da esperti di sismologia provenienti da tutto il mondo e ha come missione la salvazione di vite attraverso la notifica avanzata di terremoti catastrofici. Dalla sua costituzione nel febbraio 2012, l'IEVPC ha condotto due programmi di test a lunga durata ed è ora in un periodo regolare di osservazione del segnale di tremito. Come risultato di numerosi terremoti catastrofici correttamente previsti, l'IEVPC ha contattato il governo degli Stati Uniti, l'industria delle assicurazioni e altre organizzazioni scientifiche nel tentativo di porre fine al mito che i terremoti non possono essere predetti.
Secondo il dottor Dong Choi, direttore di ricerca presso l'IEVPC, "Abbiamo mostrato ripetutamente negli ultimi cinque anni che i grandi terremoti possono essere previsti ben prima del loro verificarsi. È ancora sorprendente che tanti leader mondiali, specialmente negli Stati Uniti, stiano ancora seguendo la falsa convinzione che i terremoti non possono essere predetti. Molte persone pagheranno con la loro vita per questa credenza obsoleta ".
Sulla base della sua metodologia unica e di un insieme di precursori per la previsione del terremoto, IEVPC ha postato avvertimenti tremendi mesi fa per la Nuova Zelanda e la penisola Kamchatka, fuori dalla Siberia. In ogni caso, l'IEVPC prevedeva correttamente entrambi i terremoti con un'accuratezza quasi 100%, in termini di quattro parametri critici del tempo, della posizione o dell'epicentro, della profondità e della grandezza.
Il primo avvertimento era per un terremoto appena fuori dalla penisola di Kamchatka della Siberia russa, ed è stato inviato il 25 gennaio 2017. Il terremoto doveva essere di magnitudo di> M7.0 a meno di 40 km di profondità, in mare aperto di Kamchatka nel 2017 Il terremoto reale si è verificato il 17 luglio 2017 ad una profondità di 15 km e la magnitudo di M7.7 sulla riva del Kamchatka.
Il secondo avviso di terremoto era per uno lungo il guasto alpino della Nuova Zelanda. L'avvertimento originale del terremoto è stato esteso per il luglio 2017 a causa dei continui segnali precursori fino a quando non ha colpito il 17 luglio 2017. Il terremoto ha colpito la colpa alpina nei pressi delle isole Auckland della Nuova Zelanda. A magnitudine di M 6.6 si trovava entro l'intervallo previsto di M7.0 +/- 0.5 e aveva una profondità di 10 km dove la gamma di profondità prevista era di 10-30 km.
L'IEVPC è costituito da esperti di sismologia provenienti da tutto il mondo e ha come missione la salvazione di vite attraverso la notifica avanzata di terremoti catastrofici. Dalla sua costituzione nel febbraio 2012, l'IEVPC ha condotto due programmi di test a lunga durata ed è ora in un periodo regolare di osservazione del segnale di tremito. Come risultato di numerosi terremoti catastrofici correttamente previsti, l'IEVPC ha contattato il governo degli Stati Uniti, l'industria delle assicurazioni e altre organizzazioni scientifiche nel tentativo di porre fine al mito che i terremoti non possono essere predetti.
Secondo il dottor Dong Choi, direttore di ricerca presso l'IEVPC, "Abbiamo mostrato ripetutamente negli ultimi cinque anni che i grandi terremoti possono essere previsti ben prima del loro verificarsi. È ancora sorprendente che tanti leader mondiali, specialmente negli Stati Uniti, stiano ancora seguendo la falsa convinzione che i terremoti non possono essere predetti. Molte persone pagheranno con la loro vita per questa credenza obsoleta ".
Italia e Cina insieme per monitorare le attività sismiche dallo spazio
Firmato un accordo tra ASI e CNSA per ospitare un payload italiano a bordo del satellite cinese CSES
Studiare i fenomeni di natura elettromagnetica e la loro correlazione con l’attività geofisica per contribuire almonitoraggio dei terremoti dallo spazio è il principale obiettivo scientifico della missione CSES (China Seismo-Electromagnetic Satellite).
Un importante protocollo d’intesa è stato sottoscritto oggi, presso l'Ambasciata Italiana a Pechino, dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalla China National Space Administration (CNSA) per avviare una collaborazione in questo particolare settore di ricerca, che vede l’Italia all’avanguardia. Il satellite CSES ospiterà un payload italiano.
“L’accordo di oggi si muove in un terreno di ricerca fortemente innovativo - ha commentato a caldo il Presidente dell’ASI,Enrico Saggese - L’unione delle capacità scientifiche dell’agenzia italiana e cinese può portare a più di un risultato positivo”.
Sarà la CNSA a sviluppare, integrare e testare CSES, mentre il payload italiano sarà progettato e fornito dall’ASI attraverso la collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il satellite avrà una vita operativa di cinque anni e il suo lancio è previsto per settembre 2016.
Studi recenti hanno sottolineato la possibile correlazione tra le emissioni elettromagnetiche connesse all’attività sismica della Terra e il verificarsi di perturbazioni nel plasma iono-magnetosferico.
Ricercatori italiani e cinesi collaborano regolarmente dal 2004 per sviluppare la strumentazione di bordo del satellite CSES. Sono coinvolti i gruppi di ricerca italiani dell’INFN, guidati dal Prof. Roberto Battiston dell’Università di Trento (INFN – TIFPA, Trento Institute for Fundamental Phisycs and Application) e cinesi del China Earthquake Administration (CEA).
Un importante protocollo d’intesa è stato sottoscritto oggi, presso l'Ambasciata Italiana a Pechino, dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalla China National Space Administration (CNSA) per avviare una collaborazione in questo particolare settore di ricerca, che vede l’Italia all’avanguardia. Il satellite CSES ospiterà un payload italiano.
“L’accordo di oggi si muove in un terreno di ricerca fortemente innovativo - ha commentato a caldo il Presidente dell’ASI,Enrico Saggese - L’unione delle capacità scientifiche dell’agenzia italiana e cinese può portare a più di un risultato positivo”.
Sarà la CNSA a sviluppare, integrare e testare CSES, mentre il payload italiano sarà progettato e fornito dall’ASI attraverso la collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il satellite avrà una vita operativa di cinque anni e il suo lancio è previsto per settembre 2016.
Studi recenti hanno sottolineato la possibile correlazione tra le emissioni elettromagnetiche connesse all’attività sismica della Terra e il verificarsi di perturbazioni nel plasma iono-magnetosferico.
Ricercatori italiani e cinesi collaborano regolarmente dal 2004 per sviluppare la strumentazione di bordo del satellite CSES. Sono coinvolti i gruppi di ricerca italiani dell’INFN, guidati dal Prof. Roberto Battiston dell’Università di Trento (INFN – TIFPA, Trento Institute for Fundamental Phisycs and Application) e cinesi del China Earthquake Administration (CEA).
“La partecipazione dell’Italia al progetto CSES - ha dichiaratoRoberto Battiston, docente presso l’Università di Trento e presidente della Commissione Astroparticelle dell'INFN - prevede la realizzazione di un rivelatore di precisione per la misura degli elettroni che precipitano nell’atmosfera dalle fasce di Van Allen”.
“In questo modo - prosegue Battiston - potremo sottoporre a verifica scientifica rigorosa i meccanismi che collegano il nostro pianeta e le sue dinamiche interna al plasma che circonda la terra, con l’obiettivo di sviluppare nuove tecniche per il monitoraggio sismico dallo spazio”.
Il contributo tricolore alla missione CSES consiste in uno strumento innovativo per misurare le particelle energetiche che precipitano dalle fasce di Van Allen a seguito di disturbi elettromagnetici. In onore dell’esploratore italiano Matteo Ricci, che con il suo operato creò un ponte tra l’Occidente e la Cina, lo strumento sarà chiamato Li Madou, il nome con cui il gesuita era conosciuto in Cina. A realizzarlo sarà l’INFN, nell’ambito di una collaborazione che vede coinvolti i propri centri e leUniversità di Trento, Roma Tor Vergata, Perugia e Bologna.
Il satellite avrà a bordo un’ampia gamma di strumenti (magnetometri fluxgate e search-coil, rivelatori di particelle di alta energia, LP-RPA e ion drift meter) atti a rivelare congiuntamente perturbazioni di diversi parametri e grandezze fisiche.
“In questo modo - prosegue Battiston - potremo sottoporre a verifica scientifica rigorosa i meccanismi che collegano il nostro pianeta e le sue dinamiche interna al plasma che circonda la terra, con l’obiettivo di sviluppare nuove tecniche per il monitoraggio sismico dallo spazio”.
Il contributo tricolore alla missione CSES consiste in uno strumento innovativo per misurare le particelle energetiche che precipitano dalle fasce di Van Allen a seguito di disturbi elettromagnetici. In onore dell’esploratore italiano Matteo Ricci, che con il suo operato creò un ponte tra l’Occidente e la Cina, lo strumento sarà chiamato Li Madou, il nome con cui il gesuita era conosciuto in Cina. A realizzarlo sarà l’INFN, nell’ambito di una collaborazione che vede coinvolti i propri centri e leUniversità di Trento, Roma Tor Vergata, Perugia e Bologna.
Il satellite avrà a bordo un’ampia gamma di strumenti (magnetometri fluxgate e search-coil, rivelatori di particelle di alta energia, LP-RPA e ion drift meter) atti a rivelare congiuntamente perturbazioni di diversi parametri e grandezze fisiche.
Si tratta di un accordo senza precedenti in campo scientifico che sottolinea indirettamente l'importanza del lavoro del Radio Emissions Project e della collaborazione che è nata con il Prof. Straser nell'ambito della previsione sismica fondata sullo studio dell'attività solare e terrestre.
Il metodo di studio sviluppato all'ASI e dall'agenzia spaziale cinese si basa su criteri di correlazione sismica che coincidono con quelli sviluppati dal nostro staff in questi ultimi anni. Infatti, un nuovo satellite sarà lanciato nello spazio per monitorare la densità ionica del plasma che circonda la terra e i dati saranno utilizzati per eseguire uno studio di correlazione sismica... In pratica si tratta di uno studio che si fonda su elementi di predittività che il nostro staff ha messo a fuoco da alcuni anni e che nel 2014 presenterà con maggior chiarezza alla comunità scientifica internazionale (EGU 2014). Ciò che è evidente è che la notizia sottolinea ancora con più autorevolezza la correttezza delle nostre intuizioni e dei studi di correlazione che, lo ricordiamo, sono nati nel 2009 ma hanno prodotto risultati di rilievo solo tra il 2010 e il 2011. L'accordo Italia-Cina, il budget messo a disposizione dalle due agenzie spaziali, le risorse tecnologiche impiegate e i risultati attesi da questa collaborazione smentiscono categoricamente, sia sul piano scientifico che su quello tecnico-teorico, le critiche che alcune correnti di ricercatori avevano (e forse hanno ancora) su questo tipo di approccio scientifico nell'ambito della previsione sismica.
Il metodo di studio sviluppato all'ASI e dall'agenzia spaziale cinese si basa su criteri di correlazione sismica che coincidono con quelli sviluppati dal nostro staff in questi ultimi anni. Infatti, un nuovo satellite sarà lanciato nello spazio per monitorare la densità ionica del plasma che circonda la terra e i dati saranno utilizzati per eseguire uno studio di correlazione sismica... In pratica si tratta di uno studio che si fonda su elementi di predittività che il nostro staff ha messo a fuoco da alcuni anni e che nel 2014 presenterà con maggior chiarezza alla comunità scientifica internazionale (EGU 2014). Ciò che è evidente è che la notizia sottolinea ancora con più autorevolezza la correttezza delle nostre intuizioni e dei studi di correlazione che, lo ricordiamo, sono nati nel 2009 ma hanno prodotto risultati di rilievo solo tra il 2010 e il 2011. L'accordo Italia-Cina, il budget messo a disposizione dalle due agenzie spaziali, le risorse tecnologiche impiegate e i risultati attesi da questa collaborazione smentiscono categoricamente, sia sul piano scientifico che su quello tecnico-teorico, le critiche che alcune correnti di ricercatori avevano (e forse hanno ancora) su questo tipo di approccio scientifico nell'ambito della previsione sismica.
Prediction Capabilities of VLF/LF Emission as the
Main Precursor of Earthquake
Manana Kachakhidze, Nino Kachakhidze
(Submitted on 16 Aug 2013)
Recent satellite and ground-based observations proved that in earthquake preparation period in the seismogenic area we have VLF/LF and ULF electromagnetic emissions. According to the opinion of the authors of the present paper this phenomenon is more universal and reliable than other earthquake indicators. Hypothetically, in case of availability of adequate methodological grounds, in the nearest future, earth VLF/LF electromagnetic emission might be declared as the main precursor of earthquake. In particular, permanent monitoring of frequency spectrum of earth electromagnetic emission generated in the earthquake preparation period might turn out very useful with the view of prediction of large (M 5) inland earthquakes. The present paper offers a scheme of the methodology according to which the reality of the above given hypothesis can be checked up. To prove the prediction capabilities of earth electromagnetic emission we have used avalanche-like unstable model of fault formation and an analogous model of electromagnetic contour, synthesis of which, according to our opinion, is rather harmonious.
(Submitted on 16 Aug 2013)
Recent satellite and ground-based observations proved that in earthquake preparation period in the seismogenic area we have VLF/LF and ULF electromagnetic emissions. According to the opinion of the authors of the present paper this phenomenon is more universal and reliable than other earthquake indicators. Hypothetically, in case of availability of adequate methodological grounds, in the nearest future, earth VLF/LF electromagnetic emission might be declared as the main precursor of earthquake. In particular, permanent monitoring of frequency spectrum of earth electromagnetic emission generated in the earthquake preparation period might turn out very useful with the view of prediction of large (M 5) inland earthquakes. The present paper offers a scheme of the methodology according to which the reality of the above given hypothesis can be checked up. To prove the prediction capabilities of earth electromagnetic emission we have used avalanche-like unstable model of fault formation and an analogous model of electromagnetic contour, synthesis of which, according to our opinion, is rather harmonious.
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Solar wind triggering of geomagnetic disturbances and strong (M>6.8) earthquakes during the November – December 2004 period
Anagnostopoulos, A. Papandreou and P. Antoniou
Demokritos University of Thrace, Space Research Laboratory, 67100 Xanthi, Greece
Demokritos University of Thrace, Space Research Laboratory, 67100 Xanthi, Greece
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Scientists debate new evidence for electromagnetic earthquake predictors
Nota della Stanford University datata 31 Dicembre 1991 si afferma che le emissioni radio pre-sismiche, che si osservano nelle bande ELF e ULF, permetteranno di prevedere i terremoti. Nella stessa nota di dichiara che, invece, le emissioni radio VLF non hanno grande utilità in questo ambito di ricerca in quanto sono soggette ad elevata attenuazione/degradazione rispetto alle emissioni ELF/ULF. Si tratta di una proprietà delle onde radio già conosciuta.
La notizia rilasciata dall'Università di Standford è sensazionale se pensiamo che si tratta di una nota rilasciata nel 1991, anno in cui non si capiva ancora molto delle emissioni radio pre-sismiche e le ipotesi sulla loro formazione erano moltissime. Oggi, a più di 20 anni di distanza da questo documento, la comunità scientifica è riuscita a comprendere molto sulla formazione di queste emissioni radio tanto che attualmente, nel mondo, sono attivi più di 20 progetti di monitoraggio dei precursori sismici elettromagnetici, la maggior parte dei quali sono stati creati grazie a fondi europei e americani.
La notizia rilasciata dall'Università di Standford è sensazionale se pensiamo che si tratta di una nota rilasciata nel 1991, anno in cui non si capiva ancora molto delle emissioni radio pre-sismiche e le ipotesi sulla loro formazione erano moltissime. Oggi, a più di 20 anni di distanza da questo documento, la comunità scientifica è riuscita a comprendere molto sulla formazione di queste emissioni radio tanto che attualmente, nel mondo, sono attivi più di 20 progetti di monitoraggio dei precursori sismici elettromagnetici, la maggior parte dei quali sono stati creati grazie a fondi europei e americani.
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standford_press_1991.pdf | |
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Malgrado si tratti di una notizia da "prima pagina" nessun mass media ne ha dato notizia in modo dignitoso.
Earthquake precursors: a cautious report from Parkfield
Un altro comunicato stampa della Stanford University in cui afferma ancora una volta che i ricercatori impegnati nello studio delle emissioni radio pre-sismiche sono alla ricerca di un metodo di previsione legato al monitoraggio di questi segnali radio. Antony Fraser-Smith, Ingegnere Elettrico, Geofisico e docente universitario alla Standford, nella nota, ha dichiarato di aver "agganciato" un PSE di un sisma M5 che è stato registrato a Parkfield (California) il 20 Dicembre 1994.
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standford_press_1995.pdf | |
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Il progetto satellitare "ESPERIA" per rilevare effetti sismo-associati nella lato superiore della ionosfera. I primi esami strumentali nello spazio
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the_esperia_satellite_project_for_detect.pdf | |
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