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Registrazioni FPV
FPV - First Person View Registrations
Vivaro (RM)
Area del Vivaro - zona Est - 1
24 Agosto 2014 - Sorvolo e Registrazione dell'area Est dei pratoni del Vivaro, l'area che da migliaia di anni porta con se le testimonianze di popoli antichissimi. Da reminiscenze etrusche sino alle numerose testimonianze dell'antica Roma. Negli ultimi 20 anni, nell'area sono state rinvenute antiche tombe di età poco decifrabile. Il popolo dei Pelasgi sembra aver lasciato qui isolate tracce prima ancora che l'intero complesso del Vivaro fosse per lo più coperto dalle acque di un antico Lago oggi estinto. Nell'area ripresa in questo documento, si dovrebbero trovare dei corredi funerari ed antiche tombe situate al di sotto delle numerose collinette dislocate nel vasto territorio visibile nel filmato.
Area del Vivaro - zona Est - 2
24 Agosto 2014 - Sorvolo e Registrazione dell'area Est dei pratoni del Vivaro, l'area che da migliaia di anni porta con se le testimonianze di popoli antichissimi. Da reminiscenze etrusche sino alle numerose testimonianze dell'antica Roma. Negli ultimi 20 anni, nell'area sono state rinvenute antiche tombe di età poco decifrabile. Il popolo dei Pelasgi sembra aver lasciato qui isolate tracce prima ancora che l'intero complesso del Vivaro fosse per lo più coperto dalle acque di un antico Lago oggi estinto. Nell'area ripresa in questo documento, si dovrebbero trovare dei corredi funerari ed antiche tombe situate al di sotto delle numerose collinette dislocate nel vasto territorio visibile nel filmato.
(Le informazioni su questo luogo e sulla ricerca dell'autore in ambito archeologico possono essere consultate acquistando il libro: Archeologia Misteriosa, anche in formato elettronico).
Arce (FR)
Arce - Periferia
31 Agosto 2014 - Arce - Periferia. Riprese video aeree realizzate dall'LTPA Observer Project e relative all'area del Comune di Arce (FR) zona periferica di Campostefano. L'area mostra la morfologia del territorio pressoché caratterizzato ovunque da vasti prati e fattorie.
Video 1
Video 2
2 Settembre 2014 - Arce - Periferia. Riprese video aeree realizzate dall'LTPA Observer Project e relative all'area del Comune di Arce (FR) zona periferica di Campostefano. L'area mostra la morfologia del territorio pressoché caratterizzato ovunque da vasti prati e fattorie.
3 Settembre 2014 - Ciociaria - Drone fermo a circa 300 metri di altitudine rispetto al suolo. Si vedono in lontananza le catene montuose e collinari come Rocca D'Arce, la frazione di Sant'Eleuterio e il massiccio dell'Appennino Centrale. In direzione opposta: Ceprano, Monte Caccume, Monte Caruso e l'area antistante.
3 Settembre 2014
Tramonto ripreso in località Arce (FR), il 3 Settembre 2014. Si nota anche un magnifico arcobaleno rossastro stagliato in direzione Est che il Drone riprende ad una quota di 15 metri di altitudine. Panoramiche come queste sono assai rare da osservare, soprattutto se non si dispone di un'area caratterizzata da ampi prati e lontana da grandi centri abitati. Le riprese aeree in FPV registrate in questa straordinaria area d'Italia mettono sempre in evidenza la presenza di una natura incontaminata e danno modo di ammirare incredibili scorci che il nostro Paese ancora ci mostra.
16 Novembre 2014
Ripresa aerea del paesaggio serale (cielo nuvoloso), dell'area S-W di Arce. La presenza di vasti prati dove sono presenti animali da allevamento rappresentano uno scorcio naturale che oggigiorno è difficile ritrovare nel resto d'Italia.
9 Dicembre 2014
Torre di San Eleuterio
Riprese effettuate il 1 Novembre 2014 - Eleuterio (Nicopoli d'Epiro, ... – 189) fu il 13° vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu Papa, all'incirca, dal 175 al 189. L'area dove si trova la Torre, è localizzata nella periferia S-W della città di Arce, caratterizzata da torrenti, piccoli fiumi, radure ed ampi prati.
Il Santo (festeggiato il 29 maggio) è invocato anche contro i cani arrabbiati e contro le serpi. Si narra che quando Sant’Eleuterio arrivò ad Arce, si avvicinò affamato alla taverna che era presso la torre medievale (ripresa dal Drone), in cerca di ristoro, ma l’oste gli scatenò contro cani rabbiosi che, toccati dalla “chiave di Sant’Eleuterio”, si ammansirono subito e gli leccarono le ferite.
Ancora oggi, memori di questa storia, si consiglia ironicamente di andare a baciare la chiave di Sant’Eleuterio alle persone che hanno molta fame o rabbia. La chiave fu trovata addosso al Santo quando egli morì, usata per cilicio, mentre i cani facevano la guardia e i serpenti, ossequiosi, gli lambivano i piedi. Tra i miracoli di Sant’Eleuterio, si racconta che, nell’ultima guerra mondiale, i tedeschi tentarono invano di adibire la chiesa del Santo a stalla. I cavalli, spinti ad entrare, si bloccarono davanti all’ingresso.
Ancora oggi, memori di questa storia, si consiglia ironicamente di andare a baciare la chiave di Sant’Eleuterio alle persone che hanno molta fame o rabbia. La chiave fu trovata addosso al Santo quando egli morì, usata per cilicio, mentre i cani facevano la guardia e i serpenti, ossequiosi, gli lambivano i piedi. Tra i miracoli di Sant’Eleuterio, si racconta che, nell’ultima guerra mondiale, i tedeschi tentarono invano di adibire la chiesa del Santo a stalla. I cavalli, spinti ad entrare, si bloccarono davanti all’ingresso.
Nebbia a bassa quota (16 Novembre 2014)
Volo al di sopra delle nubi
Aerial Halo & Glory
Registrazione effettuata il 16 Novembre 2014, nella periferia S-W di Arce (FR). Il Drone (DJI Phantom 2 Vision+) è stato fatto alzare ad una quota di circa 230 metri al di sopra dei quali la fitta e densa nebbia si è diradata per lasciare intravedere il cielo limpido e il panorama stagliato in lontananza.
Riprese come queste sono sempre suggestive e hanno modo di farci vedere ciò che normalmente non sarebbe possibile osservare. In questo caso il Drone è stato fatto atterrare dopo il breve volo, per via dell'elevata umidità presente nell'aria che avrebbe potuto interagire gravemente con l'elettronica di bordo.
Le foto realizzate al di sopra del manto nuvoloso mettono in risalto un fenomeno particolare: Subsun e Subparelio.
Le foto realizzate al di sopra del manto nuvoloso mettono in risalto un fenomeno particolare: Subsun e Subparelio.
Nel corso della salita verso l'alto il Drone è riuscito a captare l'alone luminoso generato dalla luce solare radente che è in grado di penetrare gli strati superiori della densa nube spessa circa 160 metri. Il fenomeno è estremamente appariscente e raro da osservare senza l'ausilio di un mezzo aereo a pilotaggio remoto.
31 Dicembre 2014 - Neve
Ripresa effettuata il 31 Dicembre 2014 dopo una piccola nevicata avvenuta nel corso della notte. Le immagini riprendono l'area della periferia S-W di Arce ricoperta di candida neve.
Antenna ELF-VLF
19 Febbraio 2015
Ripresa aerea mostrante la nuova antenna a ventaglio progettata da Marconi e realizzata da Daniele Cataldi per il Radio Emissions Project, allo scopo di ascoltare e registrare la banda ELF-VLF, utile allo studio dei precursori sismici geomagnetici e l'attività solare. L'antenna ha una superficie di oltre 610 metri quadrati e un perimetro di 113 metri.
Sole e Luce Radente
Video registrato il 1 Marzo 2015, presso Arce (FR), per mezzo del Drone del gruppo di ricerca LTPA Observer Project.
La ripresa video mostra la ripresa del territorio di Arce (FR) ad una quota di 100 e 170 metri dal suolo, mentre il sorgere del Sole diffrange la propria luce all'interno di una debole nebbia. L'effetto visibile è quello di ombre lunghe e radenti in grado di proiettarsi per decine di metri e avvolgere, assieme alla luce, il territorio circostante.
La ripresa video mostra la ripresa del territorio di Arce (FR) ad una quota di 100 e 170 metri dal suolo, mentre il sorgere del Sole diffrange la propria luce all'interno di una debole nebbia. L'effetto visibile è quello di ombre lunghe e radenti in grado di proiettarsi per decine di metri e avvolgere, assieme alla luce, il territorio circostante.
Mammatus - Arce (FR) - 10 Agosto 2015
Mammatus ripresa con il Drone, al di sopra di Arce (FR) dopo un temporale molto intenso. I temporali con le correnti ascensionali più intense, o quelli che nascono in condizioni di aria estremamente umida alle quote basse, riescono a portare fino alla tropopausa enormi quantità di acqua, dapprima sotto forma di vapore, poi come cristalli di ghiaccio e acqua sopraffusa. Quando allora il temporale si smorza, o l'incudine arriva a distendersi fino a molti chilometri di distanza dalla torre principale (lontana dalla corrente ascensionale), sull'incudine stessa tenderanno a prevalere i cristalli di ghiaccio più piccoli, ma in quantità enormi; questi inizieranno a scendere verso il basso a causa del loro peso, ma appena usciti dalla nube troveranno subito un ambiente ostile, con aria estremamente secca e fredda. Ecco che allora sublimeranno subito, tornando sottoforma di vapore acqueo e tendendo a risalire verso l'alto. Data la grande mole di acqua in gioco sotto varie forme, il moto di discesa da una parte e di risalita dall'altra, si organizzerà con una certa regolarità e simmetria spaziale. È probabile vedere mammatus soprattutto quando si parte da condizioni di aria estremamente umida nei bassi strati (afa estiva opprimente, ad esempio), fa temporale e ad alta quota non c'è troppo vento (altrimenti l'incudine si sfilaccia subito). Fonte: Vikipedia.
Castrocielo (FR)
Lago dei Cigni - Ristorante (Castrocielo - FR)
Riprese effettuate il 1 Novembre 2014 - Lussureggiante Laghetto Naturale che incrocia, lungo il suo percorso, un tipico ristorante della zona, ricavato da un antico mulino di fine '700. Tra gli animali che soggiornano in questo luogo troviamo molte specie di uccelli: pappagalli, l'Airone Cenerino, Anatre e Cigni. Vi sono poi Lepri e animali da recinto, oltre a bellissime Carpe all'interno dello stagno naturale e artificiale realizzato nel piccolo parco presente nel ristorante.
L'area è caratterizzata da ampi prati, torrenti e piccoli fiumi. Nella zona sono inoltre presenti rilievi collinari e i resti di mura megalitiche sparse ovunque nella Ciociaria.
Nel perimetro interno del ristorante è possibile vedere diverse tipologie di piante, perfettamente curate e riposte in piccoli cortili. Vi sono poi delle gabbie all'interno delle quali è possibile ammirare alcuni animali in cattività, come ad esempio il bellissimo e maestoso Gufo Reale.
L'area è caratterizzata da ampi prati, torrenti e piccoli fiumi. Nella zona sono inoltre presenti rilievi collinari e i resti di mura megalitiche sparse ovunque nella Ciociaria.
Nel perimetro interno del ristorante è possibile vedere diverse tipologie di piante, perfettamente curate e riposte in piccoli cortili. Vi sono poi delle gabbie all'interno delle quali è possibile ammirare alcuni animali in cattività, come ad esempio il bellissimo e maestoso Gufo Reale.
Veroli (FR)
Riprese realizzate l'11 Febbraio 2015 a Veroli (FR), presso la cinta muraria megalitica, la cui datazione è ancora oggi sconosciuta.
Veroli è solo uno dei molti centri megalitici sparsi sul territorio italiano. A Veroli, le mura in opera poligonale fortificavano l’antica città ernica di Verulae (questo secondo l’archeologia odierna). Oggigiorno ne sono rimasti pochi tratti visibili, limitati alla Rocca di S. Leucio e nei pressi della cattedrale di S. Andrea. Il circuito seguiva in massima parte l’andamento del terreno e fortificava solo alcuni tratti delle colline, mentre le mura mancavano in punti meno accessibili ed impervii. Nei secoli esse hanno subito un serie di danneggiamenti, in particolare in seguito all’assedio del Re Ladislao nel 1406. Il segmento più lungo e più antico si può vedere a N-E della città, nell’area dell’acropoli e prosegue, dopo una interruzione, tra le due alture. Nella parte più alta le mura non dovevano solo fortificare la zona, ma dovevano sostenere un terrapieno che permettesse un ampliamento dell’area collinare. In questo punto sono da individuare i tratti più antichi della città di Veroli, secondo alcuni studiosi risalenti forse al XII secolo a.C. (secondo la tradizione, opera dei mitici Pelasgi).
Successivamente questi furono rimaneggiati con sopraelevazioni e torri sia in periodo romano che in periodo medievale, in particolare con la costruzione della chiesa di San Leucio e della vicina rocca. Una cinta più interna doveva circondare l’antico Forum, individuato nell’area della chiesa di S. Andrea. Alcuni avanzi, costruiti in tecnica diversa dalla precedente, più recente, sono stati rinvenuti nei locali del magazzino comunale e della Casa Mazzoli.
Successivamente questi furono rimaneggiati con sopraelevazioni e torri sia in periodo romano che in periodo medievale, in particolare con la costruzione della chiesa di San Leucio e della vicina rocca. Una cinta più interna doveva circondare l’antico Forum, individuato nell’area della chiesa di S. Andrea. Alcuni avanzi, costruiti in tecnica diversa dalla precedente, più recente, sono stati rinvenuti nei locali del magazzino comunale e della Casa Mazzoli.
(Le informazioni su questo luogo e sulla ricerca dell'autore in ambito archeologico possono essere consultate acquistando il libro: Archeologia Misteriosa, anche in formato elettronico).
Lariano (RM)
Lariano - Periferia Ovest
Registrazioni realizzate la mattina del 26 Ottobre 2014, presso l'area periferica di Lariano, situata a pochi chilometri dal centro. Il cielo è plumbeo e il panorama visibile per mezzo del drone a circa 20 metri di quota mettono in evidenza il paesaggio collinare e boschivo che caratterizza l'area della provincia sud di Roma.
In lontananza è visibile il Monte Artemisio e il Maschio di Lariano (direzione Nord) che altro non sarebbero che la cinta esterna del Vulcano Laziale (versante Sud).
In lontananza è visibile il Monte Artemisio e il Maschio di Lariano (direzione Nord) che altro non sarebbero che la cinta esterna del Vulcano Laziale (versante Sud).
Aprilia (LT)
Pallone Stratosferico
Pallone Stratosferico "Magneto" - L'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" ha presentato l'XI edizione del Master di II livello intitolato: "Sistemi Avanzati di Comunicazione e Navigazione Satellitare" (A.A. 2013-2014). Nell'ambito di questo master, come esercizio finale e in collaborazione con l'Aeronautica Militare Italiana, gli studenti sono stati incaricati di costruire un payload da inviare in stratosfera contenente alcuni sottosistemi: fotocamera, videocamera, telemetria e trasmissione dati a terra, sensore temperatura, antenna per verificare la copertura WiFi e, non ultimo, un magnetometro attraverso il quale verrà monitorato il campo geomagnetico durante il volo alla ricerca di perturbazioni del campo magnetico terrestre. Oltre i vari problemi tecnici che gli studenti hanno dovuto affrontare per realizzare il payload, molto lavoro è stato fatto per ottenere dalle Autorità tutte le autorizzazioni necessarie per poter trasmettere a terrà i dati delle letture eseguite da alcuni sottosistemi equipaggiati sul payload in volo. Storicamente, infatti, è la prima volta che in Italia le Autorità (Ministero) concedono l'autorizzazione, ad una Università, di utilizzare una frequenza radioamatoriale (433.450 MHz) per una trasmissione in volo, in quanto questo è esplicitamente proibito dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Il Radio Emissions Project e stato contattato dagli studenti del Master come consulenti tecnici nell'ambito del monitoraggio del campo geomagnetico. Gabriele Cataldi e Daniele Cataldi hanno realizzato un apposito magnetometro ad induzione che è a tutti gli effetti un prototipo appositamente concepito per essere utilizzato su piattaforma aeronautica. Tale magnetometro è stato interfacciato con ARDUINO (nota scheda elettronica di prototipizzazione) attraverso un ADC da 16-bit acquistato negli U.S.A.. I dati sono poi stati inviati a terra in tempo reale e successivamente analizzati. Dopo il lancio, i rilevamenti e le trasmissioni a terra sono avvenuti senza intoppi tali da consentire un'apertura di una nuova era nell'ambito del monitoraggio del campo geomagnetico, in quanto il lancio di Martedì 25 è stato annoverato come il primo lancio italiano di un payload in stratosfera con a bordo un magnetometro a induzione per il monitoraggio del campo geomagnetico...
Link correlati:
http://www.ariroma.it/wp/?p=1459
http://arifidenza.it/FORUM/topic.asp?TOPIC_ID=254678
http://air-radiorama.blogspot.it/2014/11/progetto-pallone-stratosferico-master.html
http://websystem.ilsole24ore.com/minisiti/2013/bside/181113_NAZ_ricerca_innovazione_tecnologia_e_aerospazio/Pagine/RICERCA_128_181113_SX.pdf
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Ceprano (FR)
Lago di S. Giacomo
11 Dicembre 2014 - Lago di S. Giacomo, situato nei pressi di Ceprano (FR), a due passi dal centro storico si sviluppa questo piccolo lago artificiale a forma di mezza Luna, caratterizzato da molta vegetazione e alghe acquatiche.
Nello specchio lacustre sono molte le specie di uccelli che vengono qui a nutrirsi, soprattutto quelle acquatiche. Purtroppo l'area è ricoperta di tralicci dell'alta tensione che non consentono un volo agevole del Drone, senza quindi permettere un'idonea ripresa video-fotografica dall'alto.
Nello specchio lacustre sono molte le specie di uccelli che vengono qui a nutrirsi, soprattutto quelle acquatiche. Purtroppo l'area è ricoperta di tralicci dell'alta tensione che non consentono un volo agevole del Drone, senza quindi permettere un'idonea ripresa video-fotografica dall'alto.
Lago di Posta Fibreno
Video ripreso il 23 Marzo 2015, presso il Lago naturale di Posta Fibreno. Il Lago è un'oasi naturale nella quale vivono in totale protezione molte specie animali.
Il lago di Posta Fibreno, anche noto come lago della Posta, si trova nel Lazio, nella media valle del Liri, al centro della omonima riserva. Le sue acque provengono dai monti calcarei vicini (Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise) dove una serie di fenomeni carsici le raccolgono nel sottosuolo fino a permetterne l'affioramento presso il vasto sistema di sorgenti di Posta Fibreno.
Il lago, situato intorno ai 290 m di quota dà vita al fiume Fibreno che è l'immissario principale del fiume Liri. La forma è variata storicamente perché la natura carsica del luogo ha plasmato cronicamente il territorio: una serie di dislivelli fra fondali più o meno bassi (da due metri ad un massimo di 15 m), sono stati ora bonificati, ora sommersi, con una variabilità tale che in passato era possibile distinguere ben due differenti bacini lacustri separati.
Tra la fine degli anni '60 ed i primi anni '70 il bacino è stato parzialmente riempito con pietrame e scarti di materiale edilizio, riducendo la profondità massima da 25 metri agli attuali 15.
La fauna e la flora è protetta dalla riserva. Nel lago vive la trota endemica Salmo fibreni o carpione del Fibreno, tuttavia l'intero ecosistema è estremamente suscettibile ad eventuali immissioni volontarie od accidentali di specie ittiche ed all'inquinamento.
Il lago di Posta Fibreno, anche noto come lago della Posta, si trova nel Lazio, nella media valle del Liri, al centro della omonima riserva. Le sue acque provengono dai monti calcarei vicini (Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise) dove una serie di fenomeni carsici le raccolgono nel sottosuolo fino a permetterne l'affioramento presso il vasto sistema di sorgenti di Posta Fibreno.
Il lago, situato intorno ai 290 m di quota dà vita al fiume Fibreno che è l'immissario principale del fiume Liri. La forma è variata storicamente perché la natura carsica del luogo ha plasmato cronicamente il territorio: una serie di dislivelli fra fondali più o meno bassi (da due metri ad un massimo di 15 m), sono stati ora bonificati, ora sommersi, con una variabilità tale che in passato era possibile distinguere ben due differenti bacini lacustri separati.
Tra la fine degli anni '60 ed i primi anni '70 il bacino è stato parzialmente riempito con pietrame e scarti di materiale edilizio, riducendo la profondità massima da 25 metri agli attuali 15.
La fauna e la flora è protetta dalla riserva. Nel lago vive la trota endemica Salmo fibreni o carpione del Fibreno, tuttavia l'intero ecosistema è estremamente suscettibile ad eventuali immissioni volontarie od accidentali di specie ittiche ed all'inquinamento.
Civita di Artena
La Civita di Artena è un'area posizionata sulla sommità dei Monti Lepini, dove sono conservati i resti di varie epoche, compresi (quelli più importanti) quelli risalenti all'epoca dei ciclopi. In tale ambito, l'autore (Daniele Cataldi), ha eseguito alcuni studi che mettono in evidenza come questo antichissimo popolo fosse un profondo conoscitore dell'astronomia e in generale del movimento degli astri. La Civita di Artena può essere considerato un antichissimo osservatorio astronomico realizzato in mura poligonali alcune delle quali ancora visibili. Tale scoperta ancora poco conosciuta perché mai indagata prima del Maggio 2015, mette in relazione la Civita di Artena con altri luoghi del Lazio in cui si osservano i medesimi allineamenti astronomici verso i solstizi: sia quello estivo che quello invernale. (Le informazioni su questo luogo e sulla ricerca dell'autore in ambito archeologico possono essere consultate acquistando il libro: Archeologia Misteriosa, anche in formato elettronico).
Monte Tuscolo
Il Tuscolo è una montagna di formazione vulcanica dei Colli Albani, ricadente per la maggior parte in comune di Monte Porzio Catone ma anche nei territori di Grottaferrata, Frascati e Monte Compatri, in provincia di Roma nel Lazio, nell'area dei Castelli Romani. L'intera montagna è inclusa all'interno del perimetro del Parco regionale dei Castelli Romani ed è tutelata dalla Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini.
In particolare, il Tuscolo è noto per essere sede degli scavi archeologici di Tusculum, antica città pre-romana, romana e medioevale, oltre che luogo privilegiato di estrazione della pietra sperone del Tuscolo.
In particolare, il Tuscolo è noto per essere sede degli scavi archeologici di Tusculum, antica città pre-romana, romana e medioevale, oltre che luogo privilegiato di estrazione della pietra sperone del Tuscolo.
Santuario di Giove
Santuario di Giove o forse Ercole, patrono della transumanza. Nell'antichità doveva trattarsi di un'imponente struttura edificata tra i I e il II secolo d.C., alla quale si accedeva con una scalinata sorretta da una costruzione a volta. In precedenza era ritenuta essere la villa di Marco Tullio Cicerone e in seguito di Tiberio, studi comparativi con l'architettura sacra situata nei dintorni hanno permesso infine il corretto riconoscimento del santuario extra-urbano.
Anfiteatro
Area archeologica di Monte Tuscolo, in particolare quella caratterizzata dall'Anfiteatro di epoca romana costruita al di sopra dell'antichissima Tusculom, ovvero una città pre-romana molto più antica. In questo caso la ripresa aerea mette in evidenza l'area appena restaurata dalla soprintendenza archeologica di Roma.
Ruderi e Promontorio
Riprese realizzate il 28 Agosto 2015, presso l'area archeologica di Monte tuscolo. Riprese realizzate con Drone DJI Phantom 2 Vision+.
Il video mostra la zona del promontorio del Tuscolo, con riprese verso la collina dove si sottolinea la presenza di rupi, ruderi di epoca romana e sentieri percorsi da appassionati e studiosi.
Il video mostra la zona del promontorio del Tuscolo, con riprese verso la collina dove si sottolinea la presenza di rupi, ruderi di epoca romana e sentieri percorsi da appassionati e studiosi.
Monte Fiore - Piramide
Monte Fiore è una collina di origine naturale, che in tempi immemori è stata manipolata per orientarla astronomicamente al Solstizio estivo. Sulla sua vetta è infatti presente un "taglio" lineare molto profondo nel quale viene proiettata la luce solare al Solstizio del 21 Giugno.