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Insetti
Insects
Dr. Daniele Cataldi
Ragnetto Rosso: è un acaride di minuscole dimensioni che ama crogiolarsi sulle piante e sui balconi assolati. Non è in alcun modo un pericolo per gli animali domestici o per l'uomo. I Trombidiidae Leach, 1815 sono una famiglia di aracnidi parassiti dell'ordine Acarina.
Comprende due sottofamiglie e una trentina di generi (tra i più rappresentati: Trombidium, Dinothrombium e Allothrombium) per un totale di alcune centinaia di specie, molte delle quali visibili a occhio nudo. Questi acari non costituiscono un pericolo sanitario per gli esseri umani o in generale per i vertebrati, in quanto le loro larve parassitano gli insetti. Questo gruppo di acari include specie che predano insetti di vari ordini (Ortotteri, Lepidotteri, Emitteri, Ditteri). Una specie molto comune, anche in Europa, è Trombidium holosericeum - volgarmente chiamato "ragnetto rosso" per il colore del corpo - che infesta in primavera i muretti della città e si alimenta degli escrementi degli uccelli.
Comprende due sottofamiglie e una trentina di generi (tra i più rappresentati: Trombidium, Dinothrombium e Allothrombium) per un totale di alcune centinaia di specie, molte delle quali visibili a occhio nudo. Questi acari non costituiscono un pericolo sanitario per gli esseri umani o in generale per i vertebrati, in quanto le loro larve parassitano gli insetti. Questo gruppo di acari include specie che predano insetti di vari ordini (Ortotteri, Lepidotteri, Emitteri, Ditteri). Una specie molto comune, anche in Europa, è Trombidium holosericeum - volgarmente chiamato "ragnetto rosso" per il colore del corpo - che infesta in primavera i muretti della città e si alimenta degli escrementi degli uccelli.
Oedemera flavipes - Coleottero, esemplare maschio, assai comune nelle campagne italiane, dai tipici colori metallici.
Curculionide (genere Phyllobius) - I Curculionidi (Curculionidae) sono una famiglia di coleotteri appartenente alla superfamiglia Curculionoidea. La famiglia dei Curculionidi comprende dalle trentamila alle quarantottomila specie ed è la più estesa del regno animale. Comprende anche diverse specie dannose per l'uomo e le sue colture. Ha come caratteristica particolare quella di avere un capo, ossia la testa, allungato a forma di proboscide, alla cui estremità si trova l'apparato boccale. Questa struttura viene chiamata scientificamente rostro. Funzione del rostro è consentire alle femmine di perforare in profondità i tessuti vegetali per deporvi poi le uova. La maggior parte di queste specie ha una colorazione mimetica col suolo o con le radici, la restante possiede invece colorazioni vivaci ed intense e sfumature metalliche. Le femmine di questa famiglia depongono le loro uova sulle foglie, nel legno o al suolo. La maggior parte delle femmine usa il rostro per scavare buchi nei tessuti vegetali per poi potervi deporre le uova. Le larve vivono a spese delle piante, alcune si nutrono di radici o di tuberi, altre di fusti o di legno, altre ancora di foglie. Questa famiglia è cosmopolita e vive generalmente su piante acquatiche o terrestri. Una particolarità del maschio consiste nell'avere un pene munito di uncini che logora l'organo sessuale femminile, non permettendo una nuova fecondazione della femmina.
Coccinelle (Coccinellidae Latreille, 1807), sono una famiglia di insetti dell'ordine dei Coleotteri (sottordine Polyphaga, infraordine Cucujiformia, superfamiglia Cucujoidea), presente in tutto il mondo, con circa 6.000 specie descritte. Le coccinelle sono insetti di piccola taglia, in genere di grandezza compresa tra 1 e 10 mm (eccezionalmente oltre il centimetro), solitamente di forma emisferica, in genere con livree vistose a colori contrastanti. Le specie con livree vistose sono tra gli insetti più familiari: per l'utilità, l'inoffensività e l'aspetto dalla forma curiosa e dai colori vivi, inducono un atteggiamento di simpatia anche in chi prova repulsione verso gli insetti in generale. Alcuni le considerano dei portafortuna. Molte specie sono invece ignorate per le piccole dimensioni e per la livrea insignificante. A dispetto dell'apparente inoffensività e dell'aspetto simpatico, quasi tutti i Coccinellidi sono in realtà attivi predatori dotati di una notevole voracità al punto che sono frequenti i casi di cannibalismo e comportamenti predatori alquanto sofisticati. Per questi motivi sono tra i più interessanti predatori impiegati nella lotta biologica.
Chrysolina americana - Crisomelidi (Linnaeus, 1758). è una specie di coleotteri appartenenti alla famiglia dei Chrysomelidae. Si tratta di un insetto originario dell'areale sud europeo. Di grandezza tra i 5 e gli 8 mm, il quale possiede una colorazione metallica caratterizzata da striature rossastre, si osserva sulle piante di rosmarino, lavanda e su altre piante aromatiche dove caccia le sue prede. i Crisomelidi, sono una Famiglia di Insetti Coleotteri, che comprende circa 30.000 specie di piccole e medie dimensioni, col corpo subgloboso, ovale, glabro, spesso dotato di colorazioni vivaci. Gli adulti si trovano nei campi, nei boschi, nelle erbe, negli alberi; sono fitofagi, come le larve. I C. sono raggruppati in cinque sottofamiglie: Eupoda,Cyclica, Camptostomata, Trichostomata, Cryptostomata.
Cetonia nera - Tropinota hirta Poda - è un coleottero appartenente alla famiglia scarabeidi, sottofamiglia Cetoniinae.
Cerambice - I Cerambicidi sono insetti xilofagi, ai danni di tronchi e rami degli alberi entro cui trascorrono la vita larvale. Si distinguono dagli altri Coleotteri per le antenne molto lunghe; da ciò deriva il loro nome di longicorni o capricorni.
Lacnea dai sei punti - Lachnaea sex-punctata Scop. - Gli adulti sono insetti di medio-piccole dimensioni (6-8 mm), con il corpo allungato di colore nerastro e le elitre, colore giallo-ocra scuro o nocciola, che presentano le tipiche macchie tondeggianti nerastre in numero di tre per elitra. È una specie comune soprattutto in Italia settentrionale, dove negli ultimi anni ha incrementato la sua presenza aumentando notevolmente la dannosità. Si tratta di una specie estremamente polifaga e, sulla Rosa, come peraltro sulle altre piante, il danno è dovuto all'attività trofica, in particolare degli adulti, che si comportano da voraci defogliatori ed, in alcuni casi, da antofagi deturpando direttamente il fiore. Questi insetti compaiono tra la fine della primavera e gli inizi dell'estate, periodo di massima dannosità.
Formica Rufa: Habitat: Europa - Emisfero Nord. Segni particolari: Livrea color ruggine - Dal posteriore può spruzzare acido formico per difendersi o attaccare fino a 30 cm (centimetri) di distanza. Caratteristiche: Senza pungiglione - Può raggiungere i 10 mm di lunghezza - Grandi mandibole - E' una specie protetta, è vietato danneggiare i nidi, ucciderle volontariamente, rubare le regine dai nidi o crearle del disturbo in altro modo - Nei nidi possono vivere più regine insieme è quindi definita poligina - Crea nidi con rametti/aghi di pino molto alti anche oltre un metro - Si nutre di insetti/afidi/zuccheri Curiosità: Viene protetta perché si nutre di insetti nocivi per i boschi, inoltre ha l'istinto di spegnere immediatamente, con il proprio acido formico, eventuali scintille che potrebbero causare incendi - Spesso alcuni uccelli danneggiano volontariamente il nido per farsi attaccare dalle formiche con l'acido formico, in questo modo gli uccelli ricevono un trattamento antisettico - E' la formica con la maggior quantità di acido formico
Formica testa Rossa, nome scientifico: Crematogaster scutellaria (ordine Imenotteri), nome volgare: formica testa rossa - Domensione: Le operaie sono lunghe 2,5-4 mm. Ciclo biologico: Il ciclo vitale di una formica è costituito da quattro stadi: uovo-larva-pupa-adulto. Le uova, piccole e bianche o giallastre, vengono deposte dalla regina in numero altissimo (le colonie possono contenere anche milioni di formiche, tutte prodotte da una singola regina) e nell'arco di 2-6 settimane si sviluppano in larve, queste, dopo esser state nutrite per un periodo che varia da qualche settimana a diversi mesi, si trasformano in pupe. Durante lo stadio di pupa, la formica rimane inattiva, non si nutre e subisce la profonda trasformazione in insetto adulto. Caratteristiche: Crematogaster scutellaris Olivier, inconfondibile per la sua testa rossa e l’addome cuoriforme, è la specie più diffusa in Italia del suo genere. Originaria dell’Africa, è volgarmente chiamata “formica rizzaculo” o “formica acrobata” per la sua particolare posizione di difesa,nella quale ripiega in avanti l’addome minacciando l’avversario con il suo pungiglione, pur di modeste dimensioni. Habitat / Danni: Nidifica essenzialmente negli alberi,ma può infestare opere in legno ormai danneggiato e marcescente(per eccesso di umidità) limitando l’estensione del proprio nido alla zona deteriorata. La sua presenza è accompagnata dalla formazione di una fine segatura. Alimentazione: Polifaghe e predatrici, le formiche acrobate proteggono colonie di afidi. Si nutrono di carne, insetti vivi e morti, cadaveri di piccoli animali, ma non disdegnano anche alimenti di origine vegetale e come quasi tutte le formiche nostrane adorano gli zuccheri.
Formica Fusca - La formica nera europea (Formica fusca Linnaeus, 1758) è una specie di formica diffusa nelle regioni paleartiche. È una specie poligina facoltativa le cui colonie possono talvolta ospitare più regine fecondate, il cui contributo alla natalità complessiva può però risultare diseguale, permettendo così la conservazione di una popolazione di operaie non molto numerosa (generalmente compresa fra le 500 e le 2000 formiche). Le operaie possono possedere dimensioni considerevoli (8-10 mm) e sono caratterizzate da una grande rapidità di movimenti ma un comportamento generalmente timido e scarsamente aggressivo. La F. fusca si nutre di piccoli insetti, melata di afide e talvolta nettare di fiori. Gli esemplari alati vengono generalmente prodotti nei mesi di giugno e luglio, ed i voli nuziali avvengono in luglio agosto. Un recente studio (Hannonen & Sundström, 2003) ha fornito prove di comportamenti nepotistici nella specie F. fusca, in contrasto con quanto riscontrato nella maggior parte delle altre specie di formica (Snyder 1993); il risultato ottenuto potrebbe essere però solo il frutto di un differente tasso di sopravvivenza nelle uova prodotte dalle differenti regine. La F. fusca è una delle specie schiavizzate dalla Formica sanguinea.
Afidi: Gli Afidi o pidocchi delle piante (Aphidoidea Geoffroy, 1762) sono una superfamiglia di insetti fitomizi compresi nell'ordine Rhynchota (sottordine Homoptera, sezione Sternorrhyncha). Gli afidi rientrano tra gli insetti fitofagi più conosciuti per gli ingenti danni causati alle coltivazioni. Il loro potenziale riproduttivo è così alto che le loro popolazioni raggiungono in breve tempo livelli tali da causare il deperimento dell'ospite attaccato. L'associazione della ricombinazione genica per endomeiosi alla partenogenesi è inoltre un fattore biologico di successo che ne rende difficile il controllo chimico: gli insetticidi sistemici sono infatti i più efficaci nella lotta agli afidi, tuttavia la loro specificità strutturale è causa di mutazioni che generano resistenza, la quale, grazie alla partenogenesi, si propaga rapidamente nella popolazione. Al pari degli acari e dei funghi patogeni gli afidi rientrano pertanto fra le avversità di natura biologica che mostrano frequentemente fenomeni di resistenza agli agenti chimici.
Muscina stabulans - Ditteri (Diptera, Linnaeus, 1758) costituiscono un ordine di Insetti terrestri o idrofili, frequentemente acquaioli o acquatici negli stadi preimmaginali. Sotto l'aspetto sistematico e filogenetico, i Ditteri appartengono ai Panorpoidei, la prima delle tre linee evolutive in cui si è sviluppata l'olometabolia degli Endopterigoti. Il nome fa riferimento al numero di ali di cui sono forniti questi insetti, e deriva dal greco antico δις(dis): due volte e πτερόν (pteron): ala. L'ordine, nelle sue forme primitive, è presente sulla Terra, forse, dal Permiano, ma con prove inequivocabili dal Triassico, comprende circa 120.000 specie conosciute. La notevole varietà di ambienti colonizzati e la frequente relazione con l'Uomo, con implicazioni di carattere economico, medico ed igienico-sanitario, fanno di questo ordine uno dei raggruppamenti di insetti di maggiore importanza. Basti pensare che nell'ordine sono comprese specie che rientrano fra le più importanti piaghe a carico dell'agricoltura mondiale, specie responsabili della trasmissione di gravi e tristemente famose malattie a carico dell'uomo talora, come ad esempio la malaria, diffuse su più continenti, e infine specie ubiquitarie e commensali dell'uomo, come la comunissima mosca domestica.
Larva predatrice di Sirfide - Sirfidi (Syrphidae Latreille, 1802) sono una vasta e cosmopolita famiglia di insetti dell'ordine dei Ditteri (Brachycera: Cyclorrhapha) comprendente oltre 6000 specie. È caratterizzata da una spiccata eterogeneità, sia nella morfologia di tutti gli stadi, sia nell'etologia degli stadi giovanili. L'importanza di questa famiglia è dovuta a due distinti aspetti: gli adulti sono tra i più comuni e diffusi insetti impollinatori, secondi per importanza solo agli Imenotteri Apoidei; inoltre, le larve di molte delle sue specie sono predatrici attivissime di insetti fitofagi, in particolare degli Afidi. Nella loro generalità, i Sirfidi rientrano perciò fra gli insetti ausiliari di maggiore importanza. Va tuttavia detto che nell'ambito della famiglia si riscontra una marcata eterogeneità nella biologia delle larve, per quanto l'aspetto accennato sia fondamentalmente il più importante nell'ambito dell'Entomologia applicata. In inglese sono noti con due differenti nomi comuni. Fra i Britannici ricorre il nome di hover flies, dove hover indica il tipico volo stazionario degli elicotteri. Fra gli Americani è invece frequente il nome flower flies (flower, "fiore"), che fa riferimento alla frequenza con cui i Sirfidi si rinvegono sui fiori. Le larve delle forme acquatiche sono note, in italiano come "vermi a coda di topo", per il singolare sviluppo del sifone respiratorio.
Tafano dell'infiorescenza - Tabanidae - I Tabanidi o Tafani (Tabanidae Latreille, 1802) sono una famiglia cosmopolita di insetti dell'ordine dei Ditteri (Brachycera: Tabanomorpha). Tradizionalmente inclusi nel raggruppamento degli Orthorrhapha o Brachiceri inferiori, rappresentano una delle famiglie più importanti per numero di specie, diffusione e, soprattutto, per la ricorrente ematofagia delle femmine e le implicazioni di carattere sanitario, medico e veterinario. Per questo motivo, i tafani rientrano fra i ditteri più studiati e più conosciuti, sia nella biologia, sia nella sistematica. Vi sono comprese circa 4400 specie descritte. I tafani sono conosciuti in inglese con il nome comune di horse flies ("mosche cavalline"). Il nome "mosca cavallina" ricorre talvolta anche nell'italiano ma il suo uso è alquanto ambiguo in quanto è usato per indicare anche altri brachiceri ematofagi, in genere la Stomoxys calcitrans.
Mosca scorpione comune (Panorpa communis Linnaeus, 1758) è un insetto mecottero appartenente alla famiglia Panorpidae, diffuso in Eurasia. La larva è simile ad un bruco e può crescere fino a 20 millimetri di lunghezza. È possibile avvistare individui adulti tra maggio e settembre, spesso tra le siepi di ortica . Si nutre essenzialmente di insetti morti (anche se talvolta non disdegna afidi vivi). Anche se alati, gli adulti raramente si allontanano dal nido, perlopiù si limitano a strisciare sulla vegetazione tra la vegetazione umida e ombreggiata nei pressi di corsi d'acqua. Le uova sono deposte annualmente sotto il terreno.
Thamnotettix exemptus - Emitteri (o Rincoti) Ordine di Insetti terrestri o acquatici. Hanno forma e dimensioni molto varie. L’apparato boccale è adatto per pungere e succhiare: mandibole e mascelle allungate, come stiletti, sono accolte nel labbro inferiore, o rostro, e ne escono quando l’insetto vuole nutrirsi. Le antenne hanno pochi articoli; le zampe sono ambulatorie o cursorie, in alcune specie atte al salto, al nuoto, o ridotte o mancanti; le ali posteriori sono sempre membranose. Spesso provvisti di ghiandole repugnatorie, che producono un odore disgustoso; alcune specie hanno ghiandole secernenti cera, seta, o lacca. Presentano spesso creste, processi e rigonfiamenti su torace, ali e zampe. Hanno metamorfosi incompleta. Spesso si riproducono per partenogenesi; molte specie sono vivipare. Sono fitofagi, predatori o ematofagi. Comprendono specie dannose per l’agricoltura (es. fillossera, Diaspis ecc.) e parassiti, vettori di malattie, come le cimici.
Cocciniglia cotonosa - è un insetto fitofago dell'ordine dei Rhynchota Homoptera Sternorrhyncha (superfamiglia Coccoidea, famiglia Margarodidae). è un fitomizo, originario dell'Australia, che si è diffuso in tutto il mondo fra il XIX e il XX secolo diventando cosmopolita. È tipicamente associata agli agrumi, ma può rinvenirsi anche su altre piante legnose e, meno frequentemente, su piante erbacee. In Italia si può rinvenire, oltre che sugli agrumi, sul Pittosporum e su varie ginestre (Spartium, Genista) e, più sporadicamente, su Acacia e Robinia. Pur essendo potenzialmente in grado di causare danni gravissimi all'agrumicoltura, è un fitofago di minore importanza in quanto controllato efficacemente con la lotta biologica dalla fine del XIX secolo. Ampiamente citato nella letteratura, quello della cocciniglia cotonosa solcata rappresenta il più famoso esempio di applicazione di controllo biologico, unanimemente considerato come la pietra miliare della storia della lotta biologica. Caratteristica di questa specie è la rarità del maschio, mentre la femmina è in realtà un individuo ermafrodito in grado di riprodursi autonomamente per autofecondazione.
Stigmella Malella - Nepticulidae - Lepidotteri - La Nepticula è uno dei microlepidotteri minatori fogliari del Melo. Gli adulti hanno un'apertura alare di circa 5-6 mm; le ali anteriori sono di colore grigio-brunastro con una fascia trasversale biancastro-argentea ed hanno i bordi finemente sfrangiati. Il danno è determinato dalle caratteristiche mine fogliari allungate che presentano andamento sinuoso e serpentiforme, dette "ofionomi". Le gallerie sono determinate dall'attività trofica delle larve che mangiano il mesofillo, rispettando le epidermidi; pertanto, le mine si presentano trasparenti ed evidenti come zone biancastre-ocracee sulla pagina fogliare verde. Una più attenta osservazione delle mine evidenzia una linea mediana più scura che percorre tutta la mina e che rappresenta gli escrementi della larva. Molto raramente le mine sono così numerose da determinare la caduta delle foglie; pertanto, la Nepticula è un minatore non molto dannoso.
Oecophorinae - Sono una sottofamiglia di falene che Fanno parte di una tipologia di lepidotteri ancora poco studiati della superfamiglia delle Gelechioidea.
Esperidi - Sono farfalle di media taglia, tra 20 e 80 mm, robuste, con il primo paio di zampe con epifisi ben sviluppate, le ali corte, la testa larga con inserzione delle antenne e gli occhi largamente separati. Il volo è velocissimo e imprevedibile. In riposo presentano le ali chiuse, tipico dei Ropaloceri, ma a volte le pongono come gli Eteroceri. Le uova sono emisferiche, con fini sculture; le larve hanno una grossa testa e vivono al riparo delle foglie avvolte con fili di seta; l'impupamento avviene in un bozzolo formato da fili di seta e da parti della foglia. Le piante nutrici sono rappresentate da una vasta gamma di Angiosperme.
Bombus pascuorum, Giovanni Antonio Scopoli 1802, è un genere di insetti imenotteri della famiglia Apidae, comunemente noti come bombi. Come le api, raccolgono il nettare ed il polline per nutrire i loro piccoli. Sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l'uomo.
Uova di Emittero
Larva
Syntomis Phegea - Sciame ripreso presso l'area del Vulcano Laziale.
Sfinge della Vite
Nome scientifico: Deilephila elpenor
Classificazione superiore: Deilephila
Specie: D. elpenor
Categoria tassonomica: Specie
Famiglia: Sphingidae
La sfinge della vite è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in Eurasia e recentemente introdotto in America Settentrionale.
Nome scientifico: Deilephila elpenor
Classificazione superiore: Deilephila
Specie: D. elpenor
Categoria tassonomica: Specie
Famiglia: Sphingidae
La sfinge della vite è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in Eurasia e recentemente introdotto in America Settentrionale.
Graptus Nictitans Singularis
15 e 16 Maggio 2024
Macrophya montana:
Valgus canaliculatus:
Bombylius medius:
Coccinella Comune:
Cerambicide di Dahl:
Closterotomus trivialis:
Nemophora Metallica:
Macrophya Montana:
Mermitelocerus Schmidtii:
Stagonomus Venustissimus:
Phaoniinae:
Dolerosomus Silaceus:
Rhopalus Subrufus:
Omophlus Lepturoides:
Lucilia Eximia:
Bruco di: Cucullia Scrophulariae:
Synanthedon Vespiformis:
Afidi:
Harpella Forficella:
Alabonia Geoffrella:
Iania Pictifrons:
Phymatocera Fumipennis:
Oedemera Barbara:
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