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Satelliti Artificiali
Archive
L'archivio comprende parte delle registrazioni effettuate dall'LTPA Observer Project, quelle che posseggono una maggiore documentazione visiva. Lo scopo è quello di mostrare quali sono i fenomeni che è possibile riprendere ed osservare nel cielo notturno e che rappresentano fenomeni più o meno comuni.
Con il termine satellite artificiale si possono intendere tutti gli oggetti orbitanti intorno ad un corpo celeste che sono stati posti volutamente nell'orbita desiderata con mezzi tecnologici (ad esempio razzi vettori) e con varie finalità a supporto di necessità umane (servizi o indagini/monitoraggio scientifico-ambientali). L'insieme di più satelliti artificiali adibiti ad uno stesso scopo forma una costellazione o flotta di satelliti artificiali.
Con il termine satellite artificiale si possono intendere tutti gli oggetti orbitanti intorno ad un corpo celeste che sono stati posti volutamente nell'orbita desiderata con mezzi tecnologici (ad esempio razzi vettori) e con varie finalità a supporto di necessità umane (servizi o indagini/monitoraggio scientifico-ambientali). L'insieme di più satelliti artificiali adibiti ad uno stesso scopo forma una costellazione o flotta di satelliti artificiali.
N.O.S.S. (2 or 3)
Naval Ocean Surveillance System – Si tratta di satelliti “spia”, utilizzati per la rilevazione di qualsiasi oggetto o struttura antropica presente sul nostro pianeta. Si tratta di formazioni satellitari caratterizzati dalla presenza di due o tre satelliti in formazione, che si muovono assieme (costellazione di satelliti in movimento). Normalmente si tratta di oggetti relativamente deboli se osservati ad occhio nudo, ma a volte si illuminano sufficientemente per essere individuati con grande facilità e spesso dare luogo a falsi avvistamenti U.F.O.
Essi possono individuare le tracce delle navi situate nei mari, rilevando le loro trasmissioni radio e analizzandole con la tecnica TDOA (Time-Difference-Of-Arrival). La prima flotta di satelliti N.O.S.S. venne lanciata nel 1971 ed era costituita da due coppie di satelliti che operavano sul piano orbitale terrestre. Altri lanci vennero effettati tra il 1976 e il 1987 (N.O.S.S. I Generazione), tra il 1990 e il 1996 (N.O.S.S. II Generazione).
La I e la II Generazione sono "triplette" di satelliti, mentre la III Generazione, lanciata nel settembre del 2001, nel Dicembre del 2003, Febbraio 2005 e nel Giugno del 2007, contano solamente due satelliti (una coppia). Il Governo degli Stati Uniti, ha smesso di rendere noti i dati orbitali dei N.O.S.S., nel 1983, ma gli hobbisti sono oggi in grado di rilevarli nel cielo senza particolari problemi. Essi sono infatti operativi a circa 1110 Km di altitudine e posseggono orbite quasi circolari, sono facilmente visibili anche con sistemi di registrazione video (CCTV molto sensibili).
Essi possono individuare le tracce delle navi situate nei mari, rilevando le loro trasmissioni radio e analizzandole con la tecnica TDOA (Time-Difference-Of-Arrival). La prima flotta di satelliti N.O.S.S. venne lanciata nel 1971 ed era costituita da due coppie di satelliti che operavano sul piano orbitale terrestre. Altri lanci vennero effettati tra il 1976 e il 1987 (N.O.S.S. I Generazione), tra il 1990 e il 1996 (N.O.S.S. II Generazione).
La I e la II Generazione sono "triplette" di satelliti, mentre la III Generazione, lanciata nel settembre del 2001, nel Dicembre del 2003, Febbraio 2005 e nel Giugno del 2007, contano solamente due satelliti (una coppia). Il Governo degli Stati Uniti, ha smesso di rendere noti i dati orbitali dei N.O.S.S., nel 1983, ma gli hobbisti sono oggi in grado di rilevarli nel cielo senza particolari problemi. Essi sono infatti operativi a circa 1110 Km di altitudine e posseggono orbite quasi circolari, sono facilmente visibili anche con sistemi di registrazione video (CCTV molto sensibili).
NOSS - 2022
NOSS - 2023
ISS
La Stazione Spaziale Internazionale (in inglese: International Space Station, in sigla ISS) è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l'europea ESA (con tutte le agenzie spaziali correlate), la giapponese JAXA e la canadese CSA.
Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 330 km e i 435 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27 600 km/h, completando 15,5 orbite al giorno. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei astronauti o cosmonauti.
Costruita a partire dal 1998, è stato previsto il completamento entro il 2017; dovrebbe restare in funzione fino al 2024, data prevista per il raggiungimento degli obiettivi scientifici, per poi essere smantellata, distrutta o riutilizzata parzialmente.
Il costo totale è stato stimato dall'ESA in 100 miliardi di euro in 30 anni. Il suo obiettivo, come è stato definito dalla NASA, è quello di sviluppare e testare tecnologie per l'esplorazione spaziale, sviluppare tecnologie in grado di mantenere in vita un equipaggio in missioni oltre l'orbita terrestre e acquisire esperienze operative per voli spaziali di lunga durata, nonché servire come un laboratorio di ricerca in un ambiente di microgravità, in cui gli equipaggi conducono esperimenti di biologia, chimica, medicina, fisiologia e fisica e compiono osservazioni astronomiche e meteorologiche.
La struttura della stazione, con i suoi oltre cento metri di intelaiatura, copre un'area maggiore di qualsiasi altra stazione spaziale precedente, tanto da renderla visibile dalla Terra a occhio nudo. Le sezioni di cui è composta sono gestite da centri di controllo missione a terra, resi operativi dalle agenzie spaziali che partecipano al progetto.
La proprietà e l'utilizzo della stazione spaziale sono stabiliti in accordi intergovernativi che consentono alla Federazione russa di mantenere la piena proprietà dei suoi moduli.La stazione viene servita da navicelle Sojuz, navette Progress, Dragon e dal H-II Transfer Vehicle, ed è stata visitata da astronauti e cosmonauti provenienti da 15 paesi diversi.
Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 330 km e i 435 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27 600 km/h, completando 15,5 orbite al giorno. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei astronauti o cosmonauti.
Costruita a partire dal 1998, è stato previsto il completamento entro il 2017; dovrebbe restare in funzione fino al 2024, data prevista per il raggiungimento degli obiettivi scientifici, per poi essere smantellata, distrutta o riutilizzata parzialmente.
Il costo totale è stato stimato dall'ESA in 100 miliardi di euro in 30 anni. Il suo obiettivo, come è stato definito dalla NASA, è quello di sviluppare e testare tecnologie per l'esplorazione spaziale, sviluppare tecnologie in grado di mantenere in vita un equipaggio in missioni oltre l'orbita terrestre e acquisire esperienze operative per voli spaziali di lunga durata, nonché servire come un laboratorio di ricerca in un ambiente di microgravità, in cui gli equipaggi conducono esperimenti di biologia, chimica, medicina, fisiologia e fisica e compiono osservazioni astronomiche e meteorologiche.
La struttura della stazione, con i suoi oltre cento metri di intelaiatura, copre un'area maggiore di qualsiasi altra stazione spaziale precedente, tanto da renderla visibile dalla Terra a occhio nudo. Le sezioni di cui è composta sono gestite da centri di controllo missione a terra, resi operativi dalle agenzie spaziali che partecipano al progetto.
La proprietà e l'utilizzo della stazione spaziale sono stabiliti in accordi intergovernativi che consentono alla Federazione russa di mantenere la piena proprietà dei suoi moduli.La stazione viene servita da navicelle Sojuz, navette Progress, Dragon e dal H-II Transfer Vehicle, ed è stata visitata da astronauti e cosmonauti provenienti da 15 paesi diversi.