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Banda Cittadina o Citizens' Band (CB)
Con il termine "Banda Cittadina" (dall'inglese "Citizens' Band" o CB) viene identificata una banda radio destinata all'uso privato collettivo centrata attorno ai 27 MHz (lunghezza d'onda di 11 metri) (per info sulle frequenze radioamatoriali quicca qui).
La CB nacque negli USA a seguito di alcuni regolamenti introdotti dalla Federal Communications Commission (FCC) che consentivano ai cittadini di poter utilizzare una determinata banda di frequenze elettromagnetiche (460-470 MHz, banda UHF) per comunicazioni radio ad uso privato e collettivo.
A causa delle difficoltà tecniche che riguardavano la produzione di ricetrasmettitori di questo tipo negli anni '50, l'11 Settembre 1958 fu deciso di destinare la banda degli 11 metri (27 MHz, banda HF) alle trasmissioni radio di questo tipo.
Attualmente in Italia le trasmissioni radio nella banda CB tra privati sono possibili solo dopo aver ottenuto la concessione ministeriale per l'utilizzo di ricetrasmettitori omologati per la comunicazione radio nella banda degli 11 metri (27 MHz) (vai sul sito del MISE).
Questo tipo di ricetrasmettitore (chiamato "baracchino" tra gli appassionati) può trasmettere in modulazione di ampiezza (AM; Amplidute Modulation), in modulazione di frequenza (FM; Frequency Modulation) o in modulazione a banda laterale singola (SSB; Single Side Band); quest'ultima si suddivide in due sotto-modulazioni: banda laterale singola superiore (USB; Upper Side Band) e banda laterale singola inferiore (LSB; Lower Side Band).
Per la comunicazione nella banda CB possono essere utilizzati ricetrasmettitori omologati che operano esclusivamente nelle frequenze che vanno tra i 26.965 MHz e i 27.405 MHz suddivise in 40 canali (distanziati di 10, 20 e 30KHz; la progressione del distanziamento non è sempre regolare), ad eccezione di alcuni vecchi ricetrasmettitori muniti di 34 canali che sono comunque omologati per trasmettere tra 26.875 MHz e 27.265 MHz. In entrambi i casi la potenza massima di questi ricetrasmettitori non può eccedere i 4W in AM/FM e i 12W in SSB.
La CB nacque negli USA a seguito di alcuni regolamenti introdotti dalla Federal Communications Commission (FCC) che consentivano ai cittadini di poter utilizzare una determinata banda di frequenze elettromagnetiche (460-470 MHz, banda UHF) per comunicazioni radio ad uso privato e collettivo.
A causa delle difficoltà tecniche che riguardavano la produzione di ricetrasmettitori di questo tipo negli anni '50, l'11 Settembre 1958 fu deciso di destinare la banda degli 11 metri (27 MHz, banda HF) alle trasmissioni radio di questo tipo.
Attualmente in Italia le trasmissioni radio nella banda CB tra privati sono possibili solo dopo aver ottenuto la concessione ministeriale per l'utilizzo di ricetrasmettitori omologati per la comunicazione radio nella banda degli 11 metri (27 MHz) (vai sul sito del MISE).
Questo tipo di ricetrasmettitore (chiamato "baracchino" tra gli appassionati) può trasmettere in modulazione di ampiezza (AM; Amplidute Modulation), in modulazione di frequenza (FM; Frequency Modulation) o in modulazione a banda laterale singola (SSB; Single Side Band); quest'ultima si suddivide in due sotto-modulazioni: banda laterale singola superiore (USB; Upper Side Band) e banda laterale singola inferiore (LSB; Lower Side Band).
Per la comunicazione nella banda CB possono essere utilizzati ricetrasmettitori omologati che operano esclusivamente nelle frequenze che vanno tra i 26.965 MHz e i 27.405 MHz suddivise in 40 canali (distanziati di 10, 20 e 30KHz; la progressione del distanziamento non è sempre regolare), ad eccezione di alcuni vecchi ricetrasmettitori muniti di 34 canali che sono comunque omologati per trasmettere tra 26.875 MHz e 27.265 MHz. In entrambi i casi la potenza massima di questi ricetrasmettitori non può eccedere i 4W in AM/FM e i 12W in SSB.
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Il range di frequenze comprese tra 26.965 MHz e 27.405 MHz (frequenze omologate per i ricetrasmettitori a 40 canali), visto l'utilizzo privato e collettivo che se ne fa, è stata definita dagli appassionati come "Banda Cittadina" e viene indicata con la lettera "C" o con l'identificativo "Banda C". Anche se non esiste una normativa sull'uso specifico di un determinato canale tra uno di quelli compresi nella cosiddetta "Banda C", è ormai divenuta consuetudine tra gli operatori CB considerare il canale 9 come il canale utilizzato per richieste di soccorso. Questo canale viene chiamato "canale di emergenza".
La concessione ministeriale prevede l'utilizzo di un numero illimitato di ricetrasmettitori CB che possono essere di tipo portatile (stazione mobile), installati su autoveicoli e camion (stazione mobile) o installati all'interno di abitazioni (stazione fissa), ma a patto che questi siano omologati secondo la normativa vigente. La concessione, inoltre, autorizza anche all'utilizzo dei cosiddetti PMR o Personal Mobile Radio analogici e/o digitali (DMR, dPMR) che trasmettono a frequenze attorno ai 446 MHz con una potenza massima che non deve superare i 0,5W e l'utilizzo degli PMR bibanda (PMR/LPD) equipaggiati anche di canali LPD o Low Power Devices (69 canali) che trasmettono su frequenze attorno a 433-434 MHz che non devono superare una potenza massima di 10mW. L'utilizzo di soli ricetrasmettitori LPD (dunque monobanda) non è soggetto ad alcuna autorizzazione in quanto la loro potenza di trasmissione massima è di solo 10mW, ma è molto difficile reperire questo tipo di ricetrasmettitori in quanto attualmente si preferisce associare la banda LPD alla banda PMR creando i PMR bibanda, appunto. Per utilizzare questi ultimi, come già specificato, è indispensabile ottenere la concessione ministeriale, la stessa per CB.
Le ultime generazioni di ricetrasmettitori PMR e LDP sono equipaggiati di tecnologia CTCSS (Continuous Tone-Coded Squelch System), ossia di un sistema di silenziamento basato sulla trasmissione di un sub-tono audio (quindi non udibile) durante la trasmissione che è in grado di escludere lo squelch automaticamente.
In pratica, un apparato trasmittente dotato di tecnologia CTCSS permette all'utente di impostare uno dei codici CTCSS disponibili (normalmente 38): durante la trasmissione, oltre alla modulazione (voce o dati) verrà inviato, per tutta la durata, anche un segnale audio su frequenza sub-audio, pertanto non udibile; se l'apparato ricevente è dotato anch'esso di sistema CTCSS ed è impostato sul medesimo codice CTCSS, escluderà il silenziamento (cioè lo squelch), permettendo quindi di ascoltare la comunicazione. Ogni tono o canale CTCSS possiede una frequenza precisa.
Da notare che il tono CTCSS non è un altro canale o sottocanale, o sottofrequenza, ma solamente un meccanismo di silenziamento. Questo significa che nel caso di più trasmissioni radio contemporanee sul medesimo canale/frequenza, la più forte o più vicina al ricevente coprirà la più debole o lontana, tutto ciò indipendentemente dal codice CTCSS; pertanto il sistema CTCSS è in grado esclusivamente di de-silenziare la trasmissione radio solo se questa viene ricevuta correttamente (e quindi se non è coperta da una segnale più forte) (Wikipedia).
In pratica, un apparato trasmittente dotato di tecnologia CTCSS permette all'utente di impostare uno dei codici CTCSS disponibili (normalmente 38): durante la trasmissione, oltre alla modulazione (voce o dati) verrà inviato, per tutta la durata, anche un segnale audio su frequenza sub-audio, pertanto non udibile; se l'apparato ricevente è dotato anch'esso di sistema CTCSS ed è impostato sul medesimo codice CTCSS, escluderà il silenziamento (cioè lo squelch), permettendo quindi di ascoltare la comunicazione. Ogni tono o canale CTCSS possiede una frequenza precisa.
Da notare che il tono CTCSS non è un altro canale o sottocanale, o sottofrequenza, ma solamente un meccanismo di silenziamento. Questo significa che nel caso di più trasmissioni radio contemporanee sul medesimo canale/frequenza, la più forte o più vicina al ricevente coprirà la più debole o lontana, tutto ciò indipendentemente dal codice CTCSS; pertanto il sistema CTCSS è in grado esclusivamente di de-silenziare la trasmissione radio solo se questa viene ricevuta correttamente (e quindi se non è coperta da una segnale più forte) (Wikipedia).
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L'uso dei ricetrasmettitori CB, PMR ed LPD differisce dall'uso di apparati radioamatoriali che sono subordinati al superamento di un esame ministeriale scritto e dal rispetto di altri numerosi obblighi, conoscenze e "approcci" nel comunicare (Wikipedia).
In commercio esistono ricetrasmettitori non omologati per essere utilizzati in Italia che sono in grado di trasmettere su una larghezza di banda molto più ampia rispetto ai ricetrasmettitori muniti di 40 canali. Un esempio sono i ricetrasmettitori non omologati muniti di 240 canali (5 bande: A, B, C, D, E) e quelli muniti di 400 canali (10 bande: A, B, C, D, E, F, G; H, I, J; in cui la banda cittadina corrisponde alla banda E). In genere questi ricetrasmettitori sono muniti anche dei cosiddetti "canali alpha" ossia di canali che si trovano tra due canali separati da 20 KHz, invece che da 10 KHz: si trovano tra il canale 3 e 4, 7 e 8, 11 e 12, 15 e 16, 19 e 20; per accedervi è indispensabile possedere sul ricetrasmettitore dei comandi in grado di variare la frequenza di trasmissione/ricezione di ± 10KHz.
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A parte i cosiddetti "apparati CB" non omologati per essere utilizzati in Italia, esistono anche ricetrasmettitori PMR che non hanno caratteristiche compatibili con l'omologazione del MISE. Un esempio sono i cosiddetti ricetrasmettitori FRS:
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Questo tipo di ricetrasmettitori PMR sono venduti sulle principali piattaforme e-commerce. Prima di acquistare un PMR pretendete dal rivenditore o dal produttore tutta la documentazione tecnica e il tipo di omologazione!
Per dovere di cronaca è corretto aggiungere un ultimo particolare sulle bande radio. Chi fa servizio marittimo può utilizzare dei ricevitori radio che trasmettono sulla cosiddetta "Banda Nautica" o "Banda Marittima" (156-157MHz):
Per dovere di cronaca è corretto aggiungere un ultimo particolare sulle bande radio. Chi fa servizio marittimo può utilizzare dei ricevitori radio che trasmettono sulla cosiddetta "Banda Nautica" o "Banda Marittima" (156-157MHz):
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Per trasmettere nella Banda Nautica è indispensabile possedere l'autorizzazione ministeriale: ne esistono diverse tipologie in relazione al tipo di imbarcazione sulla quale si presta servizio (vedi qui). Detto ciò, è utile sapere che esiste anche un'autorizzazione che viene rilasciata senza superamento di esami; si tratta del cosiddetto "Certificato limitato di radiotelefonista per navi senza esami": è idoneo per l'impiego stazioni di bordo con potenza non superiore ai 60 watt, installate su navi di stazza lorda inferiore a 150 tonnellate che non impiegano la chiamata selettiva digitale (DSC - Digital Selective Call) (Vai sul sito del MISE).
Questo significa che è possibile utilizzare apparati sia VHF che MF/HF muniti di funzioni DSC (in genere tutti quelli prodotti dopo il 1999) purchè tali funzioni non siano "attivate", ossia non sia stato memorizzato il codice MMSI della nave. Per poter utilizzare gli stessi apparati con funzioni DSC attivate è necessario ottenere un Certificato generale o limitato di operatore G.M.D.S.S..
Questo significa che è possibile utilizzare apparati sia VHF che MF/HF muniti di funzioni DSC (in genere tutti quelli prodotti dopo il 1999) purchè tali funzioni non siano "attivate", ossia non sia stato memorizzato il codice MMSI della nave. Per poter utilizzare gli stessi apparati con funzioni DSC attivate è necessario ottenere un Certificato generale o limitato di operatore G.M.D.S.S..
Per info più dettagliate vai sul sito del MISE.